Dal libro della Genesi.
Viveva in quel tempo un uomo di nome Sansone, dotato di una forza straordinaria e di una verga dalle dimensioni titaniche. Egli sapeva il fatto suo, ma anche quello degli altri e questo dava fastidio sopprattutto ai Filistei, che erano un popolo molto riservato e la cui regola principale era: fatti i casi tuoi! Essi, adirati con Sansone, gli dissero:" Fatti i casi tuoi!" ma lui rispose:" Ah!.." e basta. Una sera Sansone rientrò e trovò la sua compagna Dalila che gli disse:" Vieni a tavola che sennò si freddano i sofficini", egli si sedette, mangiò, ma dopo la prima boccata si sentì male e svenne. Al suo risveglio scoprì che Dalila lo aveva tradito e che i Filistei gli avevano tagliato i capelli, allora infuriato disse: "Cretini, la mia forza non sta nei capelli ma nei peli delle ascelle!", quindi prese i Filistei uno per uno, li intinse nella pece, li cosparse di piume e li lanciò nella riserva dove un gruppo di cacciatori li riempirono di fiondate. Alla sera vennero serviti con la polenta alla sagra paesana.
Parola di Dio.
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