Ripetuti e convinti ascolti di
In Rainbows hanno avuto un primo decisivo effetto. Ho completamente dimenticato tutti i discorsi sulla portata della mossa spiazzante dei
Radiohead, che hanno superato con la freccia a destra le lentissime e pesanti case discografiche
rendendo disponibile il nuovo album su internet a offerta libera. Sono entrato in quello stato d'animo che ti impedisce di ascoltare qualsiasi altra cosa che non abbia la voce di Thom Yorke, forse perchè ne avevo bisogno di un disco dei Radiohead (in
ottobre, poi...). Forse ne avevamo bisogno un po' tutti di canzoni malinconicamente liquide e nervosamente tranquille.
Un disco smaccatemente "radiohead", dove non riesco a trovare un pezzo brutto, e paradossalmente proprio questo livellamento verso l'alto potrebbe risultarne il limite. Ma per un parere più illuminato, meglio che chiediate al
Socio, l'esperto in materia.
In giro fioccano pareri e recensioni (ovvero, non si parla d'altro):
- Colas (canzone per canzone)
- Adayinthelife (canzone per canzone)
- Onanrecords (che gli assegna un 10 pieno)
- SigurRos
- Fard-Rock
- Blogadelica
ecc.
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