Ad un certo punto della serata mi chiedono di mettere su un po' di musica, ma nessuno ha computer o stereo e allora usiamo il mio iPhone fighetto tuttofare. Io non è che vada in giro con in tasca una playlist da festa o da sottofondo per una serata di cazzeggio, o meglio cel'avrei ma non sono preparato e non si trova nel telefono in questo momento. Così metto su un po' di roba random tra quella che piace a me, e chi mi conosce sa che ascolto davvero di tutto, quindi in pochi minuti passano alla carlona cose tipo System of a down, Alborosie, Giuliano Palma, Depeche Mode, un paio di gruppetti indie italiani, un paio di gruppetti indie stranieri, Daft Punk, Calvin Harris, Bloc Party... Vivaldi.
Mentre imbarazzato mi avvio ad interrompere il terzo movimento dell'Estate di Vivaldi, che seppure un fottuto capolavoro poco si addice al momento, una ragazza mi chiede:
- Cos'è questa?
- E' un pezzo dell'Estate di Vivaldi...
- Ah, non conosco, non ho ascoltato molta radio quest'estate.
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