La lacrima facile

Non ho più l'età per vedere un film di Clint Eastwood. Più passano gli anni, più aumentano i kleenex che mi devo portare al cinema. Ma a parte questo dettaglio, vanno puntualizzate alcune cose dopo la visione di Invictus:

Invictus

- il rugby è uno sport divino
- chi ama il rugby DEVE andare a vedere questo film
- la riproduzione della partita tocca livelli commoventi di fedeltà: dallo stadio ricolmo e urlante, alle maglie (le maglie erano perfette, esattamente quelle del '95), ai, che so, cartelloni pubblicitari (gli stessi dell'epoca), alle azioni di gioco, fino ad arrivare al rumore degli zigomi fracassati.
- lo sport è una cosa dannatamente seria, ed epica, e sentimentale, e toccante, e profondamente "umana". Basta snobbarlo, una volta per tutte.
- Freeman è un'icona, non un attore
- se sono stato sul punto di scoppiare in lacrime, comunque, non è stato tanto per il trionfo sudafricano, o per Mandela stesso, quanto per i discorsi, le conversazioni di Madiba con il suo staff: lo so, è cinema, è Clint Eastwood, è tutto romanzato, soprattutto è una situazione così particolare e dunque irripetibile, non confrontabile. Ma se lo raffronto a noi, all'Italia, a oggi, non potevo fare altro che iniziare a frignare come un bambino.

La stessa scena che si ripete ad ogni film di Clint. Tu sia maledetto.

4 Responses to “La lacrima facile”


cribbio
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(The Times)

Una lieta sorpresa dal paese delle zanzare e della nebbia fitta. Con Ciccsoft L'Italia riacquista un posto di primo piano nell'Europa dei Grandi.
(Frankfurter Zeitung)

Il nuovo che avanza nel mondo dei blog, nonostante noi non ci abbiamo mai capito nulla.
(La Repubblica)

Quando li abbiamo visti davanti al nostro portone in Via Solferino, capimmo subito che sarebbero andati lontano. Poi infatti sono entrati.
(Il Corriere della Sera)

L'abbiam capito subito che di sport non capiscono una borsa, anzi un borsone. Meno male che non gli abbiamo aperto la porta!
(La Gazzetta dello Sport)

Vogliono fare giornalismo ma non sono minimamente all'altezza. Piuttosto che vadano a lavorare, ragazzetti pidocchiosi!
(Il Giornale)

Ci hanno riempito di tagliandi per vincere il concorso come Gruppo dell'anno. Ma chi si credono di essere?
(La Nuova Ferrara)

Giovani, belli e poveri. Cosa volere di più? Nell'Italia di Berlusconi un sito dinamico e irriverente si fa strada come può.
(Il Resto del Carlino)

Cagnazz è il Mickey Mouse dell'era moderna e le tavole dei Neuroni, arte pura.
Topolino)

Un sito dai mille risvolti, una miniera di informazioni, talvolta false, ma sicuramente ben raccontate.
(PC professionale)

Un altro blog è possibile.
(Diario)

Lunghissimo e talvolta confuso nella trama, offre numerosi spunti di interpretazione. Ottime scenografie grazie anche ai quadri del Dovigo.
(Ciak)

Scandalo! Nemmeno Selvaggia Lucarelli ha osato tanto!
(Novella duemila)

Indovinello
Sarebbe pur'esso un bel sito
da tanti ragazzi scavato
parecchio ci avevan trovato
dei resti di un tempo passato.
(La Settimana Enigmistica)

Troppo lento all'accensione. Però poi merita. Maial se merita!
(Elaborare)

I fighetti del pc della nostra generazione. Ma si bruceranno presto come tutti gli altri. Oh yes!
(Rolling Stone)

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