Insomma, ieri qui si è fatto gli anni (o meglio, ormai sono gli Anni che si fanno me), tra bottiglie di cocacola che innaffiano portatili di sale riunioni e voli intercontinentali da seguire su uno schermo di un pc, e il compleanno è indubbiamente uno dei momenti "topici" della vita sociale di Facebook. In profonda crisi di riflusso, tempo fa ho rimosso completamente le informazioni personali (data di nascita, città dove sono nato, dove vivo, fratelli sorelle figli illeggittimi ecc.): l'anno scorso ce le avevo ancora tutte, nel profilo, e infatti sulla bacheca piovvero gli auguri. Quest'anno, invece, zero. Nessuno se n'è accorto.
Così ho potuto notare chi si ricorda effettivamente del mio compleanno (tra conferme e gradite sorprese), e, tutto sommato, fa bene al cuore rendersene conto.
PS: E' stato anche il compleanno di questo sito in versione blog, ne fa tipo sette, di anni, e direi che li sente proprio tutti. Ma non necessiaramente è un male, sentirli.
PPS: Il compleanno comunque stimola i peggiori istinti delle persone. Ieri al lavoro mi chiamano direttamente sull'interno, io rispondo, dall'altro capo una voce seriosa di un collega che vuole accertarsi su un'imprenscindibile questione lavorativa: "Ascolta, una cosa importante: ma hai preso paste dolci o salate?".
7 Responses to “Un buon non compleanno”