C'è un'anomalia nel sistema politico italiano. C'è un problema maggiore di bipolarismi imperfetti e bilanciati, forse causa di tanti mali, dovuto in larga parte ai media e al fatto che ci troviamo in Italia, terra di mafia e bustarelle, spinte, appoggi, raccomandazioni. Sono i partitini, quelli da cinquepercento trepercento, esaltati dalle tv come se davvero avessero voce in capitolo su qualcosa. Spiace far notare che non cel'hanno affatto, in virtù del pugno di elettori che rappresentano. Eppure in questo Belpaese fanno crollare governi, ricattano poltrone, minacciano crisi. L'esperienza insegna di stare attenti ai ribaltoni dei politici più banderuole e nonostante ciò chissà perchè sono sempre presenti in questo o quel governo.
Due i compiti urgenti: per tv e giornali finirla di riportare al telegiornale anche la loro stupidissima opinione in merito tutti i santissimi giorni su ogni cosa, e togliere visibilità a questi politicanti buoni solo ai salotti di Vespa senza che un briciolo di costruttività venga portata da parte loro nelle sale decisionali del Governo. Per chi governa, crea coalizioni, vuol fare davvero politica: a casa i vari Mastella, Diliberto e altri semina zizzania. Un conto è far politica, un conto è governare il Paese. E per quello non c'è trippa per questa gente, punto e basta. Si ammetta che non hanno la forma mentis, non sono adatti, non sono disposti.
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