Barbari alle Invasioni

Grazie a Faucet, che sopperisce alle carenze della mia tivvù (ampia scelta tra rai uno e canale 5), ho potuto vedere la puntata di venerdì scorso delle Invasioni barbariche. Indimenticabile.

Primo ospite: Luciano Moggi. Lucianone è in tour promozionale del suo libro "Un calcio nel cuore" (nel cuore, eh?) (edito da Tea) (se vi stavate chiedendo chi ha avuto il coraggio di farlo) in cui cerca di rivalutare la sua immagine. Il risultato è quello di far sembrare meno cattivi anche i grandi dittatori del novecento. La Bignardi si è un po' risentita quando Moggi si è offerto di farle vedere fuori onda come riusciva a telefonare e pisciare nello stesso momento.



Secondo ospite: Lilli Gruber. Nell'occasione in posizione eretta. Presenta il suo nuovo libro "Figlie dell'Islam" (edito da Tea) (sto scherzando), dove racconta della difficile situazione delle donne nell'Islam moderno. Situazione complicata. Donne coraggiose che sotto il burka riescono a sopportare il fatto che i loro uomini facessero linguino alla Gruber.

Terzo ospite: Folco Terzani. Figlio di Tiziano. Come dire? Illuminante. Troppo buono e troppo ascetico per questo mondo. Soprattutto dopo aver visto Luciano Moggi. A un certo punto la Bignardi gli ha chiesto se vorrà essere ricordato come santo. A lui non dispiacerebbe ma si rammarica di non aver devoluto il compenso di una sua apparizione in beneficenza. Era apparso alla Madonna.

Quarto ospite: il professor Antonio Pinna, trapiantologo. Sull'onda del successo del Dottor House, viene trasmesso un filmato dove il dottore insolentisce i suoi collaboratori ("Tu non puoi fare questa cosa! Tu non sai neanche allacciarti le scarpe, per questo porti le sneakers col velcro") ("I casi sono due: o non scopi o scopi troppo") e consola i suoi pazienti. Al di là che al massimo il professor Pinna assomiglia a quello che si è inghiottito il dottor House, vedere lo sguardo di una sua ex paziente fa capire che persona speciale sia. Sarà che dopo Moggi sembrano tutti un po' dei santi.

Ed infine... Paola Barale e Raz Degan. In realtà intervista inutile. A meno che non vi interessi vedere com'erano Sandra e Raimondo da giovani. E sapere a che ora si alza al mattino la Barale. E dei suoi cani. A me sembrano tutte cose interessanti e li ho ascoltati. Ma soprattutto sono serviti a rivalutare la figura di Luciano Moggi.

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cribbio
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