VARIE ED EVENTUALI DAL MONDO
Il Pentagono accusa la Halliburton di truffa
L'ex azienda di Cheney è accusata di aver venduto petrolio in Iraq al doppio del prezzo. Ma i dirigenti negano: abbiamo calcolato il rischio che correvano i dipendenti. Ora i contratti potrebbero saltare.
WASHINGTON - Il Pentagono contro la Halliburton, l'azienda che fino al Duemila era stata guidata dal vicepresidente Usa, Dick Cheney. L'accusa è di avere venduto sovrapprezzo petrolio kuwaitiano all'Iraq. Una truffa da 60 milioni di dollari. Lo rivela l'Associated Press. Sarebbe stata la Kellogg, Brown and Root (Kbr), una delle filiali della holding, a compiere il reato. Ogni gallone di carburante costava 2,65 dollari contro il dollaro di mercato. L'azienda però nega seccamente la truffa. Il prezzo maggiorato, spiegano i dirigenti della Kbr, è dovuto al calcolo dei rischi che i dipendenti corrono in Iraq.
La Halliburton ha firmato molti contratti per la ricostruzione del paese mediorientale. Tra i suoi compiti: rimodernare le strutture di estrazione e di trasporto del greggio e fornire l'appoggio logistico alle truppe. Si tratta un affare da 15,6 miliardi di dollari. Il Pentagono avrebbe, invece, rifiutato alla Kbr un appalto per i servizi di caffetteria perché chiedevano 67 milioni di dollari in più del budget. Se le irregolarità saranno dimostrate, il dipartimento della Difesa potrebbe non autorizzare il proseguimento dei contratti stipulati. Lo scandalo, inoltre, danneggerebbe il presidente George Bush che il prossimo anno corre per le presidenziali insieme a Cheney. Quest'ultimo, tra l'altro, ha recentemente percepito denaro dalla Halliburton, ma si sarebbe trattatom del pagamento degli stipendi arretrati. (da Il Foglio)
Ora vediamo che si inventerà la Corte Suprema!
Excalibur, è guerra aperta dopo la trasmissione-integralista. Marano scarica Socci
La spada di «Excalibur» è ricaduta su chi la tiene in pugno: Antonio Socci l’Integralista ha dato il peggio di sé nella puntata in onda giovedì in prima serata, tanto da beccarsi un richiamo verbale del direttore generale della Rai, Flavio Cattaneo e una condanna da parte della presidente, Lucia Annunziata. Tema dell’«Excalibur» di giovedì, la legge sulla fecondazione assistita. La deputata diessina Giovanna Melandri si è trovata nell’imposibilità di parlare, a tal punto da aver scelto di andarsene.
Socci, infatti, le ripeteva ossessivamente la stessa domanda, faziosa: «Perché, perché non si possono commercializzare gli embrioni?». Come dire, i laici vogliono vendere il corpo umano. Ammutoliti gli altri ospiti in studio: il ministro Rocco Buttiglione, il segretario radicale Daniele Capezzone che invano tentava di opporsi alla teoria dello Stato Etico, la deputata verde Luana Zanella, Olimpia Tarzia del Movimento per la vita e un medico.
Venerdì è scoppiata la polemica, con il centrodestra si è subito schierato in difesa di Socci e urlando alla «contro-censura» che vorrebbe la sinistra. In mattinata il presidente della Commissione di Vigilanza, Claudio Petruccioli, ha subito scritto un telegramma di solidarietà a Giovanna Melandri e un altro a Socci, nel quale «deplora» la sua conduzione «arrogante» della «incivile» trasmissione sulla fecondazione assistita: «Ho visto violati principi di correttezza professionale e di equilibrio essenziali sempre, e in particolare nel servizio pubblico». Petruccioli invita il conduttore a «ritrovare la lucidità» e scusarsi con la deputata. Martedì era comunque prevista l’audizione in Vigilanza di Antonio Marano, direttore di RaiDue, ma Falomi e Gentiloni (ds e Margherita) hanno chiesto la cassetta della puntata e che si parli anche del caso «Excalibur». Anche Lucia Annunziata, ha condannato il comportamento di Socci: «È mia convinzione che la Rai non debba applicare censure», quindi non chiede «ritorsioni» nei confronti del conduttore, ma si aspetta che il direttore generale «applichi in modo imparziale le regole aziendali» e che Socci «si scusi con Giovanna Melandri, agli altri ospiti e al pubblico». Perché ha «abbandonato qualunque idea di conduzione, anche partigiana, per assumere i toni puri e semplici della militanza».
Nella giornata tutta la sinistra condanna come «integralista, fazioso e arrogante» il comportamento del conduttore di «Excalibur», nonché vicedirettore di RaiDue che da tempo porta la sua trasmissione in giro per l’Italia, con i costi più alti rispetto alle altre a fronte di una media del 5,8% di ascolti. Nel pomeriggio anche il direttore generale, Flavio Cattaneo, ha fatto un «richiamo verbale» al giornalista, perché osservi «un rapporto più corretto con i partecipanti alla trasmissione nel rispetto delle regole aziendali». Antonio Socci si è scusato al telefono con Giovanna Melandri ma respinge tutte le accuse con la stessa arroganza: la Vigilanza e Petruccioli? «Il tono predicatorio mi dà la nausea». La sinistra? «Mi si censura per aver chiesto dei “perché?”; La polemica? «Una tempesta in un bicchiere d’acqua». Del richiamo di Cattaneo non dice nulla, però.
Ma a Raidue c’è una vera bufera. Il direttore Marano (già in bilico e in pratica è «già commissariato da Socci, fu lui a vietare il video a Massimo Fini», ricorda il diessino Giulietti), ha subito chiamato Giovanna Melandri per scusarsi e prendere le distanze dal suo vice. Tanto che sembra abbia persino disposto la chiusura di «Excalibur», dopo quello che è successo. Per non parlare dell’intervista monologo concessa ad «Exaclibur» a Berlusconi nel pieno del processo Sme. Socci si sarebbe infuriato e avrebbe cercato sostegno a Palazzo Chigi, dicono da Viale Mazzini. Fra le voci, infatti, da un po’ di tempo gira quella di Socci promosso alla direzione di RaiUno. Chissà se ora andrà avanti? «Marano ci racconti cosa è successo venerdì», chiede Giulietti. (da L'unità)
Cos'è accaduto durante la trasmissione
A questo articolo, dove la sinistra viene tacciata di contro-censura (AH! MA ALLORA CE L'ABBIAMO UNA CENSURA IN ITALIA!!!!!!) si risponde con questo:
"La Rai e la società Studiouno hanno risolto consensualmente il contratto per la produzione di Raiot verificata l'impossibilità oggettiva per la prosecuzione del programma. Le due società esprimono reciproca soddisfazione per l'accordo". In un comunicato della Rai la conclusione della vicenda Raiot, la strasmissione di Sabina Guzzanti al centro di polemiche e di un duro scontro politico.
Alla vigilia della puntata d'esordio, la Guzzanti aveva detto che non avrebbe accettato tagli e censure, e anche oggi sull'Unità ha ribadito che "non possiamo essere sottoposti a censura preventiva perché è illegale".
"Nessuna censura, a primavera si tornerà a lavorare con i produttori di Raiot, magari coi Guzzanti", replica dalle pagine del Corriere della Sera il direttore generale RAI Flavio Cattaneo, per il quale "di satira, comunque, in Rai ce n'è in abbondanza" (Fazio, Albanese, Crozza, Blob, i prodotti della Dandini...) e di informazione anche (Vespa, Socci, Floris, Primo piano su Raitre, Tg2 dossier, Tv7, Speciale Tg1). A Santoro, invece, dice Cattaneo, "abbiamo avanzato recentissime proposte, anche per farlo tornare in video", "abbiamo avuto contatti civili, anzi cordiali. Ora aspettiamo una risposta". Sul 'Fatto' di Biagi votato come miglior programma di 50 anni di Rai, il dg risponde "si tratta di un giudizio legato al passato. Io penso al presente e al futuro".
"Passiamo all'azienda -prosegue Cattaneo- Dal 21 settembre al 6 dicembre Raiuno ha recuperato la leadership su Canale 5, non accadeva dal 2000. Bonolis ha superato Striscia : mai avvenuto. Raidue e Raitre vincono su Italia 1 e Rete 4. Il Tg1 ha regolarmente la meglio sul Tg5 . La raccolta pubblicitaria e' in crescita, chiuderemo il 2003 con un -3% rispetto al 2002 contro una previsione del -9,9% di aprile. L'utile 2003 per la Rai Spa sarà di 20 milioni di euro e di 50 milioni in termini di consolidato di gruppo. E' una Rai -commenta Cattaneo- vittima del conflitto di interessi, questa?".(da RaiNews)
Chiudiamo in bellezza: cosa diceva Bossi del Cavaliere? Leggilo qua
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