Se basta poco a fare Unione

Così finalmente abbiamo un nome con cui chiamarvi. Banale ma c'è, e questo è bene. Un nome perlomeno meno cretino di GAD, FED o quant'altro, che ricordavano più gruppi anarco insurrezionalisti oppure ipotetici partiti d'oltralpe che non un'alleanza di partiti per le elezioni regionali. Vi possiamo identificare meglio, noi politicanti e mezze calzette, così come le anziane signore di paese, che delle vostre sigle non sapevano che farci, rigirandosi la scheda elettorale tra le mani. Viva la semplicità.
Abbiamo un logo che vi rappresenta, forse quanto di peggio si poteva partorire modificando il file ulivo96.jpg con Photoshop ma vi avranno fatto credere che l'inflazionatissima bandiera della pace sia ancora di moda e richiami significati profondi. Il colore verde fa a pugni con il resto e l'arcobaleno ricorda effettivamente i servizi parlamentari RAI oltre che i loghi delle emittenti commerciali locali.
Abbiamo un primo accenno di intesa, e non è poco. Almeno per una settimana potremo quasi pensare che l'entusiasta Bertinotti davvero si stia rimboccando le maniche per essere propositivo nei confronti di tutta la coalizione, in vista di un'alleanza più solida per il 2006, passata la pagliacciata delle primarie in stile americano dall'esito scontato. Tempo un paio di settimane e con l'inizio della campagna elettorale vera e propria torneranno nervosismi e incomprensioni di sempre,  cercando di mantenere una facciata di apparente serenità e cordialità come ogni periodo pre-elettorale.
Non abbiamo però le idee. Non abbiamo un programma, una linea politica di fondo. Mentre si è litigato sul nome, sul simbolo, su chi doveva stare con chi e quali persone erano da candidare, nessuno ha messo sul tavolo uno straccio di pensiero politico. Il vero senso di ogni consultazione elettorale si va così perdendo nella costruzione di un evento, al pari delle finali di campionati di calcio, o di sèguiti attesissimi di film da premio oscar, piuttosto che nella formulazione di proposte concrete che il cittadino possa soppesare e premiare con il proprio voto. Ogni elezione si basa negli ultimi anni più sulla forma che sulla sostanza, dilapidando i patrimoni dei partiti in sondaggi, cartelloni facsimile da entrambi gli schieramenti e martellanti campagne demagogiche in televisione. Se riusciamo a costruire personaggi dal nulla, creando falsi eroi da domenica pomeriggio in tv, siamo capaci anche di creare politici a misura d'uomo, che non facciano tanto il loro mestiere seriamente, ma che sappiano in realtà solo vendersi come ciarlatani o marionette ripetendo frasi semplici e banali. La gente ora vuol capire tutto di quello che il politico fa, senza in realtà conoscere nulla in materia. Vince chi la spara più grossa, o sa convincerti meglio, dovesse anche spedirti un libro fotografico su quanto ha fatto di bello direttamente nella cassetta della posta.
In vista delle regionali, il cui esito a mio avviso seguirà il trend negativo per l'attuale coalizione di Governo, non potremo parlare mai di un successo pieno per la neonata Unione finchè non verranno messe in gioco forze vere, idee nuove e programmi realmente di sinistra, per ridare vigore ad una spenta Italietta ridotta a caricatura su ogni quotidiano estero. Trovato il nome, scelto il logo, ora però lasciamo che oltre agli slogan e ai proclami di facciata lavorino veramente gli uomini, con il cervello e prima di tutto con il cuore.

0 Responses to “Se basta poco a fare Unione”


Comments are currently closed.

Buffet

Le migliori foto di LondraNote sparse su alcune cose curiose
trovate a Londra

Le migliori foto di Berlino Do not walk outside this area:
le foto di Berlino

Ciccsoft Resiste!Anche voi lo leggete:
guardate le vostre foto

Lost finale serie stagione 6Il vuoto dentro lontani dall'Isola:
Previously, on Lost

I migliori album degli anni ZeroL'inutile sondaggio:
i migliori album degli anni Zero

Camera Ciccsoft

Si comincia!

Spot

Vieni a ballare in Abruzzo

Fornace musicante

Cocapera: e sei protagonista

Dicono di noi

Più simpatico di uno scivolone della Regina Madre, più divertente di una rissa al pub. Thank you, Ciccsoft!
(The Times)

Una lieta sorpresa dal paese delle zanzare e della nebbia fitta. Con Ciccsoft L'Italia riacquista un posto di primo piano nell'Europa dei Grandi.
(Frankfurter Zeitung)

Il nuovo che avanza nel mondo dei blog, nonostante noi non ci abbiamo mai capito nulla.
(La Repubblica)

Quando li abbiamo visti davanti al nostro portone in Via Solferino, capimmo subito che sarebbero andati lontano. Poi infatti sono entrati.
(Il Corriere della Sera)

L'abbiam capito subito che di sport non capiscono una borsa, anzi un borsone. Meno male che non gli abbiamo aperto la porta!
(La Gazzetta dello Sport)

Vogliono fare giornalismo ma non sono minimamente all'altezza. Piuttosto che vadano a lavorare, ragazzetti pidocchiosi!
(Il Giornale)

Ci hanno riempito di tagliandi per vincere il concorso come Gruppo dell'anno. Ma chi si credono di essere?
(La Nuova Ferrara)

Giovani, belli e poveri. Cosa volere di più? Nell'Italia di Berlusconi un sito dinamico e irriverente si fa strada come può.
(Il Resto del Carlino)

Cagnazz è il Mickey Mouse dell'era moderna e le tavole dei Neuroni, arte pura.
Topolino)

Un sito dai mille risvolti, una miniera di informazioni, talvolta false, ma sicuramente ben raccontate.
(PC professionale)

Un altro blog è possibile.
(Diario)

Lunghissimo e talvolta confuso nella trama, offre numerosi spunti di interpretazione. Ottime scenografie grazie anche ai quadri del Dovigo.
(Ciak)

Scandalo! Nemmeno Selvaggia Lucarelli ha osato tanto!
(Novella duemila)

Indovinello
Sarebbe pur'esso un bel sito
da tanti ragazzi scavato
parecchio ci avevan trovato
dei resti di un tempo passato.
(La Settimana Enigmistica)

Troppo lento all'accensione. Però poi merita. Maial se merita!
(Elaborare)

I fighetti del pc della nostra generazione. Ma si bruceranno presto come tutti gli altri. Oh yes!
(Rolling Stone)

Archivio