Qui si potrebbe partire dalla fine e soffermarsi sulla meravigliosa immagine di centinaia di ragazzi cinesi che manifestano il loro dissenso davanti all'Università di Pechino protestando con una serie di slogan e di origami (sic) contro la chiusura della più grande sala internet universitaria. In realtà l'articolo del Corriere parla dell'enorme problema della censura che si abbatte sui siti internet scomodi e sul fatto che persino i blog siano controllati e blindati. Suscita altrettanta infinita tenerezza l'idea di un ragazzo di origine cinese, John Pasden, che ha la fortuna di vivere negli Usa (o di non vivere in Cina, mettiamola così...) il quale ha varato l'iniziativa ADOTTA UN BLOG CONTRO LA CENSURA IN CINA. Qui c'è il suo blog, un blog apparentemente come tanti altri, che però lancia l'iniziativa di ospitare "privatamente" al proprio interno i contenuti di altri blog sotto controllo.
Visto così, sembra il classico e donchisciottesco tentativo di fermare un carrarmato semplicemente ponendo come ostacolo il proprio corpo nella speranza che le immagini facciano il giro del mondo.
Oddio.
Un carrarmato... porre come ostacolo soltanto il proprio corpo... le immagini che fanno il giro del mondo. Cazzo, ho un un deja vu. Forse la cosa può anche funzionare.
0 Responses to “Adotta un blog contro la censura: può funzionare”