Per voi detrattori di Facebook: ho degli amici che vivono a Brisbane e per i quali sarei molto preoccupato vista l'alluvione di questi giorni se non esistesse uno strumento per leggere loro notizie ogni poche ore e sapere che stanno bene. Ho degli amici che vivono lontani e vedo una volta all'anno, gente che si sposa, bimbi che nascono, relazioni che nascono e muoiono e di cui potrei sapere qualcosa solo quei pochi giorni all'anno in cui ci si incontra. Invece vedo le loro fotografie, so di che umore sono ogni giorno, so quando sono felici per una bella notizia, quando cambiano lavoro, quando si tagliano i capelli e quando si fanno un tatuaggio, so dove sono stati in vacanza e se si sono divertiti. Tolta tutta la parte voyeuristica di farsi i cazzi degli altri, so insomma che stanno bene, e lo so ogni giorno come se fossero vicini di casa. Non serve molto altro a fare di Facebook o chi per lui, uno strumento straordinario di comunicazione che ben si sposa con la parola progresso. Se poi c'è chi ci passa le giornate a fare test o coltivare i campi su Farmville, beh, il mondo è bello perchè è vario e per fortuna scopriamo che c'è sempre qualcuno messo peggio di noi.
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