L’incredibile seggiovia di Lido di Spina

Se come me siete nati negli anni Ottanta non avrete forse mai sentito parlare di questa bizzarra architettura ormai invisibile nel paesaggio dei nostri lidi. Trattasi della prima seggiovia biposto ad ammorsamento fisso in Italia, costruita dalla ditta Nascivera nel 1968 nei pressi della località di Lido di Spina in provincia di Ferrara. La seggiovia era al servizio del camping Spina e portava i clienti in spiaggia costeggiando la riserva naturale della Sacca di Bellocchio in circa 15 minuti. Era lunga mt. 1006 e aveva 10 piloni di appoggio di cui due di ritenuta (partenza e arrivo). In linea c'erano 127 seggiole biposto colorate. Venne smantellata dopo sei anni per problemi di corrosione legati all'ambiente marino.

Di seguito alcune foto dell'epoca davvero suggestive. Saranno i colori, o le macchine anni sessanta bianche parcheggiate sotto e l'idea di arrivare in spiaggia dall'alto godendosi il panorama invece del caos sulla Romea, ma non riesco a smettere di guardarle affascinato da un paio di giorni.

(il materiale è tratto da Funiforum.org, grazie a Matteo per la segnalazione)

5 Responses to “L’incredibile seggiovia di Lido di Spina”


cribbio
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Quando li abbiamo visti davanti al nostro portone in Via Solferino, capimmo subito che sarebbero andati lontano. Poi infatti sono entrati.
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L'abbiam capito subito che di sport non capiscono una borsa, anzi un borsone. Meno male che non gli abbiamo aperto la porta!
(La Gazzetta dello Sport)

Vogliono fare giornalismo ma non sono minimamente all'altezza. Piuttosto che vadano a lavorare, ragazzetti pidocchiosi!
(Il Giornale)

Ci hanno riempito di tagliandi per vincere il concorso come Gruppo dell'anno. Ma chi si credono di essere?
(La Nuova Ferrara)

Giovani, belli e poveri. Cosa volere di più? Nell'Italia di Berlusconi un sito dinamico e irriverente si fa strada come può.
(Il Resto del Carlino)

Cagnazz è il Mickey Mouse dell'era moderna e le tavole dei Neuroni, arte pura.
Topolino)

Un sito dai mille risvolti, una miniera di informazioni, talvolta false, ma sicuramente ben raccontate.
(PC professionale)

Un altro blog è possibile.
(Diario)

Lunghissimo e talvolta confuso nella trama, offre numerosi spunti di interpretazione. Ottime scenografie grazie anche ai quadri del Dovigo.
(Ciak)

Scandalo! Nemmeno Selvaggia Lucarelli ha osato tanto!
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