Sedici ore (di cui almeno otto notturne) è il tempo che è intercorso dalla pubblicazione delle sintesi di tutte le partite dei mondiali in uno spazio accessibile a tutti, e l'intervento di un buontempone che ha avuto la brillante idea di cancellare tutto quanto si trovava nell'account Gmail che era stato creato all'uopo.
Lo so, potevo metterli su un server o su un qualsiasi altro spazio accessibile solo a me e permettere a tutti il download. Potevo fare questo, e non sarebbe successo.
Ho voluto mettere i video su Gmail (video che non sono reperibili in rete così come li offrivo, dato che li avevo cercati ed estratti uno per uno da Youtube) per usufruire di uno spazio enorme e di un traffico illimitato, e per permettere a chiunque volesse di migliorare il servizio, di aggiungere contributi, di segnalare altri link.
Ha funzionato per sedici ore. Poi, il simpaticone di cui sopra ha deciso di lasciare la sua firma: ha avuto su un piatto d'argento quell'opportunità di essere notato che probabilmente nella sua triste e infelice vita reale non ha mai avuto. Buon per lui. I video restano sul mio pc, e gli altri se li cerchino (e li estraggano, e li convertano).
Il suo gesto è servito per dimostrare che la legge che nel mondo reale regola i rapporti delle persone col bene comune - "quel che è di tutti non è di nessuno" - vale anche in rete. Forse a volte dovremmo farci meno illusioni a proposito.
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