L'annuncio è di quelli brivid ball: il Vesuvio starebbe per cimentarsi in una catastrofica eruzione, molto più sguarrante di quella avvenuta a pompei nel 79 d.c. Ma ciò che colpisce l'immaginario colletivo con la clava è che non assisteremo a un picchiaduro di lapilli, lava e cenere, no, ma ad uno tsunami apocalittico di COCAINA!
Gelinda Masano, direttrice del centro sismico di Napoli non farnetica, ci mostra della polvere uscita da una bocca secondaria del Vesuvio, la fa annusare a un cane e questo immediatamente si getta dalla finestra, a dodici piani d'altezza. Qualcosa effettivamente non va.
"Anche noi, non volevamo crederci, ma studi accurati e duraturi hanno confermato tutto, il Vesuvio, come vulcano lavico è finito, è superato, ma il vulcano in sé non è morto, nelle sue viscere si stanno addensato miliardi di tonnellate di cocaina purissima."
Ma come è possibile tutto questo? Perché le autorità non hanno parlato e hanno permesso lo spaccio della cocaina a Napoli, con conseguente incremento dei fatti illegali e dei morti di coca, quando il Vesuvio poteva sfamare tutti i tossici della provincia?
"In realtà, la cosa si è saputa solo qualche giorno fa. In verità avevamo dubbi quando vedevamo la cima del cratere innevato...'ma come'...ci dicevamo 'Napoli, il paese del sole...' In realtà quella che pensavamo neve era cocaina pura, trasudata dal cratere durante la notte. Questo spiega anche perché diversi bambini, giocando a palle di neve sul Vesuvio, abbiano avuto episodi di tachicardia mistica di una certa importanza."
Intanto la destra reazionaria, fomentata in questo dalla Lega che ha buon gioco, guarda al vesuvio cocainomane con "crescente preoccupazione".
"Cristo," ha detto Fini di Alleanza Nazionale "permettere l'eruzione significherebbe la catastrofe, il trionfo di tutti i pannelli del mondo. Ma, d'altra parte, madre natura sembra irremovibile dal suo intento. L'Italia deve dividersi o sigillare il vesuvio con la gommalacca."
Sono intanto allo studio progetti pe far defluire la colata dritta nel mare, ma si teme che la cocaina possa ritornare nel ciclo dell'alimentazione, attraverso le cozze e i capitoni. Intanto molti addebitano a questi fumi di cocaina alcuni aspetti bizzarri e storici della napoletanità, come il dialetto e l'abitudine di urlare a squarciagola in ogni occasione. Ad ogni modo, il tempo stringe.
4 Responses to “Vulcanologi, annuncio shock: presto il vesuvio erutterà…cocaina!”