Un governo che cade senza perdere il voto di fiducia, con un ministro che come "iniziativa personale" e tramite giornale richiama alla "responsabilità" un ramo del parlamento in cui ha mezzo voto di vantaggio (scarso) ad esprimersi su una mozione controversa. Un governo guidato da due partiti (forse uno? uno e mezzo? boh) che pretendono di imporre una politica estera (e non) di centrodestra pur governando grazie ai partiti della sinistra e della estrema-sinistra. Un equivoco, voluto dall'incompetenza, dalla protervia e dalla presunzione del suddetto ministro e dagli italiani che hanno costruito con il loro voto questo parlamento, vittime complici del clima di normalizzazione antidemocratica generato dal berlusconismo e sul quale il prodismo ha comodamente piazzato le sue flaccide chiappe.
Bene (?) che ci va verranno fuori le "larghe intese" che costituiranno le basi del mostruoso grande-centro, male che ci va torna silvio, che a vederlo da qui sembrava pure che non ne avesse questa gran voglia. Un capolavoro, roba che al confronto Riccardo Ferri nel derby del '87 (Inter-Milan 0-1, suo autogol bellissimo) non ha poi fatto niente di così grave.
La prossima vado al mare, anche se si vota a gennaio.
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