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Meteo


 

Il tempo e le attività dell'uomo
di Christian Minzoni minzoni@freemail.it 
16 ottobre 2000

Il tempo non dipende solo dalla configurazione delle correnti atmosferiche, dal comportamento termodinamico delle masse d’aria e dal loro contenuto di vapore ma, sorprendentemente, anche dall’uso che se ne fa. Le categorie degli utenti del tempo rappresentano un ventaglio di esigenze così ampio, da chiedere alle condizioni atmosferiche e alle previsioni del tempo contemporaneamente tutto e il contrario di tutto. Si possono citare a caso la gente del mare e gli agricoltori, gli alpinisti e le troupe cinematografiche, i fiumi di vacanzieri, i piloti degli aerei, le casalinghe alle prese con il bucato e l’umanità senza cibo. Ogni settore ha un suo diverso tempo ideale e, per ogni esigenza, la stessa circostanza assume un significato diverso. Poche situazioni interpretano ruoli assoluti, universali: i buoni possono essere l’arcobaleno, la temperatura, la brezza; i cattivi l’uragano, la grandine l’alluvione. Il resto è opinabile, compreso il mare calmo, che non va bene per il surf. Un cielo popolato per metà dalle nubi rappresenta una noia per i cultori della tintarella, una speranza per un campo assetato e una gimkana per un piccolo aereo da turismo.

 

COSTRUZIONI ED EDILIZIA

Secondo stime americane, percentuali variabili dal 10 al 17% delle perdite economiche e dei danni dovuti alla condizioni del tempo possono essere risparmiate sfruttando al meglio l’informazione meteorologica. Una pianificazione attenta ai fattori atmosferici consente una migliore scelta dei luoghi, dei materiali e delle decisioni da prendere. Se è previsto un periodo freddo, ad esempio, si può decidere di ricorrere a cementi speciali; se è previsto un periodo piovoso, si può approvvigionare il cantiere di pompe; il lavoro eseguito e i materiali possono essere protetti in previsione di tempo avverso, ricorrendo a isolanti e coperture. In mancanza di prognosi a medio e lungo termine, può essere comunque utile un’informazione climatologia di massima sul corso delle stagioni.

Una volta iniziati i lavori nel cantiere, sono preziose le previsioni a più breve scadenza per una più economica e rapida gestione delle opere. Tre, in sostanza, sono gli elementi atmosferici che condizionano maggiormente le attività: il freddo, la pioggia e il vento. Le temperature estreme, soprattutto quelle basse, vicino allo zero o al di sotto, rallentano o arrestano la presa del cemento, creano disagi al personale e problemi all’efficienza  dei macchinari. Il ghiaccio rallenta gli scavi, aumenta il rischio per il trasporto dei materiali e ostacola la verniciatura e la stuccatura.

La pioggia ritarda l’asciugatura delle opere, può rovinare le superfici appena rifinite, rallenta i movimenti del cantiere e lo impantana.

Il vento forte limita o impedisce le operazioni delle gru e rende rischioso l’innalzamento di costruzioni in acciaio, delle impalcature e dei tetti. Inoltre esercita una pressione sulle pareti. A una velocità dell’aria a 40 km/h corrisponde una spinta di 60 kg per metro quadrato. Per alcuni edifici molto sviluppati in altezza, come i grattacieli, il vento può rappresentare un problema per le oscillazioni e per il rumore. Nel 1991 gli ispettori comunali di New York hanno multato la torre Cityspire di Manhattan perché emetteva un forte e fastidioso sibilo nelle giornate ventose.

 



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