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Speciale Gianluca Grignani
di Oriana e la ML di Grignani orianameo@tiscalinet.it   
20 settembre 2000

Passeremo qui in rassegna i cinque CD che Gianluca Grignani ha pubblicato nei suoi cinque anni di attività artistica.
CD di esordio, "Destinazione paradiso" è un concentrato di pezzi unici della musica italiana. Il cantautore milanese parla d'amore con la leggerezza dei suoi 23 anni, ma non solo, affronta anche temi più pesanti, come la droga ("Primo viaggio su Marte"), il mal di vivere ("Destinazione paradiso") e la costante ricerca della libertà, rappresentata dalle ali del suo "Falco a metà", legato da pesanti catene alla realtà. Tutte esperienze vissute sulla sua pelle, ogni canzone è uno scorcio di vita.
Il primo singolo, "La mia storia fra le dita", è ormai un pezzo consolidato della musica del Belpaese ed è quello che lo consacra al grande pubblico, anche internazionale (vende 2 milioni di copie in America Latina).
Poi seguono una serie di singoli azzeccati, da "Destinazione paradiso", presentata al festival di Sanremo nel 1996, a "Falco a metà", "Primo viaggio su Marte", "Una donna così", ma anche gli altri brani del CD fanno intuire fin da subito che questo ragazzo, timido e un po' arrogante, lascerà il segno.
BRANI CONSIGLIATI (fra i meno noti)
AE-AU: voglia di libertà, per un pezzo fra i più rock di tutto il primo lavoro. Qui Gianluca esprime la sua estraneità alla società che lo circonda. "A volte sai mi sembra che tutto è normale tranne me come se io dal mondo fossi differente" il pezzo più significativo.
COME FAI?: Torniamo al Grignani amato dalle ragazzine, quello dolce, innamorato, della vita e di se stesso. Ancora una volta è la libertà al centro dell'attenzione, fuggire da un mondo per trovarne poi uno uguale ("ci sarà anche un posto maledetto dove il cielo è uguale a casa mia"). Molto gattopardiano questo pezzo ("bisogna cambiare tutto affinché non cambi nulla"). Un Gianluca che non riesce a comportarsi come dovrebbe, a vivere serenamente e non capisce come facciano gli altri ad essere sempre così sereni in mezzo alle amarezze della vita. Ci prova, ma c'è sempre la salita ad intralciargli il cammino.
IL GIOCO DI SANDY: Un pezzo che parla di sesso, il peggiore, quello a pagamento. Sandy, la "bambina" che gli ha insegnato i "giochi d'amore", ora è solo un ricordo di candido piacere. Davanti a lei ci sono le auto che aspettano e gli uomini pagano per averla.

1996, nuovo look, nuovo stile. Gianluca Grignani dà un taglio netto al passato, iniziando dai capelli, ora corti e biondi, si ribella all'etichetta di "bambelloccio del momento" e spiazza i suoi fans con un album pieno di effetti speciali. Le ragazzine innamorate non lo seguono più, ha infranto i loro cuori con melodie decisamente rockeggianti e parole dure.
Cerca una via di fuga da quella "Fabbrica di plastica" che gli hanno confezionato e regalato insieme al successo, scappa dalla vetrina in cui l'hanno messo in esposizione e mostra i lati umani della rock star, quella che, dentro, è come qualsiasi altra persona.
Ad oggi rimane il lavoro qualitativamente migliore di Gianluca, nonostante sia il meno apprezzato dal pubblico (vende circa 400.000 copie, ma, dato interessante, quasi tutte un anno dopo l'uscita, indice, questo, che è un album che non passa con il tempo).
DA ASCOLTARE
FANNY: la prima canzone in assoluto, scritta dal Grigna a soli 14 anni. Lo stile è grezzo, le parole quelle semplici di un adolescente innamorato di una ragazza più grande (la legenda narra che, nonostante la canzone, lei non abbia ceduto). "Le api regine ti hanno addestrato a dare amore se l'hai ricevuto e sullo specchio del tuo cuore ora appare la parola amore".
ROCK STAR: un ragazzo che si è costruito da solo, pezzo per pezzo, si ritrova, d'improvviso, al centro dell'attenzione dei media. Viene osannato, criticato, condannato da chi, comodamente seduto sulla sua poltrona, non sa fare altro nella vita, come se il successo autorizzi il mondo a giudicare il modo di essere delle star. No, Gianluca non ci sta, lui sa che chi lo critica è esattamente come lui ("stessa realtà due facce ha") e che è facile starsene lì "sulla poltrona a sputar sentenze con in mano la pistola". Ciò che accomuna tutti è la solitudine.
"Ehy tu! Parli bene lo sai tu, lì dal tuo successo sai qual è il successo esser figlio di se stesso!"
QUALCOSA NELL'ATMOSFERA: regalo ai fans che arriva dopo 20' di silenzio (solo nel CD). Altro pezzo decisamente rock, la confusione temporale, la leggerezza dell'essere, il calendario, il gatto che ripete sempre gli stessi movimenti…. "sto attraversando il grande fumo", il finale, molto esplicativo.

Il 1998 segna il ritorno di Gianluca Grignani al grande pubblico dopo due anni di assenza dalle scene. In primavera inizia la rotazione radiofonica e televisiva del brano Baby Revolution e di lì a poco "Campi di popcorn" esce nei negozi. 
È il lavoro maggiormente sperimentale di Gianluca registrato alla Hit Factory di New York (dove venne registrato anche l'ultimo disco di John Lennon). Sono undici brani assai diversi tra loro, si spazia dalla dolcezza passionale de "La canzone" alla rabbia travolgente di "Dio privato".
Ancora una volta un album autobiografico, brani come "Candy man", "Marce ½" e "Scusami se ti amo" rappresentano spaccati di vita vissuta in prima persona dal cantautore, ora ventiseienne. I temi trattati sono svariati, il viaggio onirico ("Mi piacerebbe sapere") e quello alllucinato ("Candy man"), la ricerca della serenità ("Buongiorno guerra") e persino uno stupendo autoritratto ("The Joker").
BRANO CONSIGLIATO
CAMPI DI POPCORN idealizza uno stato di serenità avvolgente da raggiungere ad ogni costo, anche se il percorso è pieno di ostacoli "...e poi, anche se pioverà, io imperterrito continuerò fino ai grandi campi di popcorn..."


Il 1999 è l'ora della resa dei conti. "Il giorno perfetto" è una raccolta dei migliori brani di questi primi 4 anni di intensa attività di Gianluca Grignani, pezzi molto diversi fra loro, da melodie semplici e pulite a sonorità aspre e rock. Non è un semplice "The best of…", ci sono brani live ("Primo treno per Marte"), la versione integrale di "Destinazione Paradiso", all'epoca ridotta per questioni di edit radiofonico, "La fabbrica di plastica" acustica, il remix di "Solo cielo" e "Mi piacerebbe sapere" come l'aveva scritta lui, senza manipolazioni, registrata a casa di un amico, talmente vera da dare l'impressione che lui sia lì a cantare accanto a chi ascolta. E poi "Mi historia entre tus dedos", la canzone che gli ha aperto le porte al mercato discografico ispanico.
IL GIORNO PERFETTO: è il pezzo presentato al Festival di San Remo, l'unico del tutto inedito, con il quale conquista il penultimo posto (ma risulta uno degli album più venduti). Qualcuno mormora che si sia ispirato troppo a "Creep" dei Radiohead, ma sono solo voci infondate. Più vicino, a parer mio, lo stile di Vasco Rossi.
Le continue contraddizioni del suo io, lo portano ad accettarsi "con tutti i miei sbagli e i miei MA SI'!" e ci porta ancora in una nuova dimensione, quella che aprirà la strada a "Sdraiato su una nuvola".

E siamo al giugno 2000, Gianluca Grignani esce con un nuovo disco. È cresciuto, maturato, non più rabbioso come un tempo, padrone di una serenità quasi sconcertante.
Un disco, come afferma lui stesso, fatto di undici ballate, nato dalle esperienze passate. Riprende la melodia di "Destinazione Paradiso", l'intenzione di "Fabbrica di plastica" e la sperimentazione sonora di "Campi di popcorn", sono le sue parole per descrivere il nuovo lavoro. Questo non è un punto di arrivo, ma un nuovo inizio, più consapevole del cammino che dovrà affrontare.
Con "Speciale" Gianluca riesce a coinvolgere il grande pubblico, i passaggi radiofonici abbondano, il video, ispirato ai western di Sergio Leone, è trasmesso a ripetizione. The Joker, come lo chiamano confidenzialmente i suoi fans, torna alla ribalta, le ragazze ricominciano a sognare il suo profilo, ma ora se ne compiace ("Se sono figo non ci posso fare niente"), il suo CD è nella TOP 20 per undici settimane consecutive.
Undici canzoni, undici emozioni. Tradimento, paura del futuro, il tempo, insomma, un Grignani più nostalgico, più maturo, più consapevole di sé.
IL NOSTRO CONSIGLIO…
MR. FUTURO: il futuro si scopre essere non così imprevedibile come si dice "...ma allora qui è tutto calcolato, preciso, studiato..." e un pizzico di rassegnazione malinconica.


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