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La barzelletta - di SEBASTIANO MESSINA 

QUANDO Silvio Berlusconi ha annunciato che premierà la battuta più divertente su se stesso, "con premi che non saranno da poco", stavamo per mandargli un telegramma di complimenti. 

Finalmente, ci siamo detti, ecco un politico spiritoso che non solo non si offende, ma incoraggia la satira ai suoi danni. Poi, però, il telegramma non glielo abbiamo mandato. E non tanto perchè, a pensarci bene, non s'è mai visto uno che decide qual è la barzelletta più spassosa che lo riguarda (almeno questo, persino i governanti sovietici l'hanno lasciato decidere ai loro avversari) ma perché c'è venuto un dubbio.

E c'è venuto leggendo un'altra frase del Cavaliere: "Nessun italiano è mai stato penalizzato dalla politica come me. Ho dovuto rinunciare alla pay-tv, a Italia 7, a Repubblica, a L'Espresso, ai cinque giornali della Finegil, ai telefonini, alla Standa...". Ora, benché lui si sforzasse di mostrarsi accigliato e severo, anche Alice nel paese delle meraviglie avrebbe capito che non diceva sul serio, visto che alla pay tv, a Italia 7, a Repubblica, a L'Espresso e ai cinque giornali della Finegil Berlusconi ha dovuto rinunciare per le leggi approvate prima, e non dopo, la sua discesa in campo. Se al governo ci fosse stato lui, chissà - chissà - come sarebbero andate le cose. 

Ma poi abbiamo capito. Il Cavaliere si stava prendendo in giro da solo. La sua era una battuta satirica. Con la quale, sfacciatamente, lui si stava autocandidando per il premio che aveva appena messo in palio. Un caso lampante di conflitto d'interessi. 

(27 ottobre 2000) 

 

LA FAVOLA DI NONNO DOC: CAPPUCCETTO NERO - Stefano Benni

Cappuccetto Nero era una sgarzola di tredici anni che viveva ad Harlem con una mamma rompipalle. La mamma puliva i pavimenti da Ronnie, il locale chic per pescecani, dove si sniffava coca a tutto andare e gli spacciatori sudavano piu' dei camerieri. Bene, a fine serata la mamma di Cappuccetto puliva la moquette con l'aspiratutto e ci trovava dentro un bel mucchietto di coca e lo portava a casa. Dovete sapere che Cappuccetto aveva anche una nonna cieca, ex-sassofonista di jazz, che viveva da sola con un canarino, e tutti e due tiravano coca come mantici, la nonna addirittura se la sparava nel naso con il sassofono, il canarino ci si infarinava dentro e poi cantavano insieme I get kick of you baby e svegliavano tutto il palazzo. Ogni settimana Cappuccio Nero doveva attraversare tutta Harlem per portare la coca alla vecchia, se no quella dava di matto e andava a suonare il sax per strada con il canarino che teneva il piattino in bocca (era un canarino robusto) finche' qualcuno le dava una dose se la smetteva, perche' la nonna con l' eta' era un po' rimbambita e suonava il sax sbagliato tenendo in bocca la parte piu' grossa e non era un bel vedere.

Ma non divaghiamo. Una notte la mamma dice a Cappuccio: vai a portare la roba alla nonna, ma occhio a Lonesome Wolf, Lupo Solitario, che l'ho visto bazzicare da quelle parti. Lonesome e' un ragazzo che spaccia di tutto, anche i lamponi se c'e' mercato, e ha una fedina penale che sembra un elenco del telefono. Cappuccio Nero se ne va nella notte e non ha paura, perche' e' una piccola negretta di tredici anni, ma in tasca ha un serramanico che sembra una tavola da windsurf. Ed ecco che alla 44a strada esce dal buio Lupo Solitario e le si piazza davanti e fa sfavillare le zanne nella notte e dice: "Di' sorella, cosa porti in quel canestrino? Focaccine?". "Perche' non ti fai i cazzi tuoi, lupo" dice Cappuccio, e gli molla un tal calcio la' dove dondola che Lonesome tira fuori dalla gola tre litri di whisky e il pasticcio di maiale della colazione. "Ehi piccola - fa Lonesome - pesti duro. Ma stai calma: non voglio fregarti la roba. Ho un business da proporti. Senti, facciamo fuori la vecchia, e ogni volta che ma' ti da' la roba, ce la teniamo noi. Io te la piazzo, facciamo a mezzo e quando abbiamo un po' di soldoni da parte andiamo in Florida e apriamo un chiosco di frullati. Cosa ne dici?". "Cazzo, Lonesome - disse Cappuccio - c'hai una bella nuca. Non ti facevo cosi' tosto. Ci sto". Ed ecco che si presentano alla baracca della vecchia, che e' li' in vestaglia sul letto che sbrodola corn-flakes dappertutto e si sta mangiando la sua pantofola spalmata di burro, piu' cieca che mai. "Sono qua nonnina" disse Cappuccio. "Vaffanculo, Cappuccio - bercia la vecchia - ti sei fermata a fare battipanza con qualche sifilitico per strada, che arrivi solo adesso? Un altro po' e mi sniffavo del detersivo, del gran che sono in down. Molla la neve, stronza". Il lupo, che pure non frequenta delle duchesse, ci resta secco al fraseggio della nonna. Per di piu' il canarino gli caga in testa. Allora il lupo si avvicina al letto della nonna con una sciarpa in mano per darle una tirata di collo. "Sei tu, stronza? - dice la vecchia, allungando l'artiglio, - qua la roba. Ma... che puzza di piedi che fai". "Ho camminato molto" dice il lupo, facendo la vocina da disco-music. "Sara' - dice la vecchiaccia, tastandolo - ma cosa cazzo sono queste due gran basette a spazzolone?". "E' l' ultima moda newyorchese, nonna" squittisce il lupo. "Ah si'? - continua la megera, - e queste due spalle dove le hai messe insieme?". "Faccio un sacco di flessioni, nonna" dice il lupo, e si prepara a darle una bella strizzata. "Ah si'? - dice la vecchia - e questo cos' e', un regalo?" e agguanta il lupo sempre li' dove dondola, e gli da' una bella tirata, e Lonesome ulula come dieci ambulanze in processione. Poi la nonna tira fuori una berta da sotto il cuscino, e inizia a sparare a mitraglia, il lupo ulula dal male, Cappuccio cerca di svignarsela con la roba ma il canarino le gnocca un occhio con una beccata, si sveglia tutto il condominio, finche' arriva un pulismano di ronda grosso che sembrano tre distributori di coca cola uno sull' altro. Dice: "Che cazzo succede qua! Ci si sollazza?". "Come no - dice Cappuccio - e tu non vuoi tirare un po', pulone?". Iniziano a sniffare come due bracchi. Poco dopo arrivano due soggetti rasta in pigiama con una bottiglia di gin, e un casino di portoricani con i bidoni da suonare. La vecchia prende il sax e sta per suonare Blue Moon alla rovescia, ma il rasta le versa dentro tutta la bottiglia di gin e la stende per qualche ora. Cappuccio Nero se li passa tutti uno alla volta e poi c'e' una gran scazzottata perche' un portorico si e' rimesso due volte nella fila e il poliziotto e' cosi' fatto che si chiava anche la nonna dicendo sono sempre stato un suo fan signora Liz Taylor e nella confusione un portorico si fa uno spiedino col canarino e Cappuccio si incazza e fanno di nuovo a botte e arrivano altri dieci o dodici sconvolti e anche un bonzo, insoma alla mattina alle otto Cappuccio si presenta a casa proprio alla frutta con una faccia come un vampiro col collasso. "E' questa l' ora di tornara a casa, troiaccia? - dice la mammina - dove sei stata?".

E Cappuccio le racconta una favola.

Tratto da: Terra!, di Stefano Benni, Ed. U.E.F., 1997



I computer non saranno mai completamente a prova di idiota, perche gli idioti continuano ad avere troppe risorse. Quanto segue e tratto da un articolo del "Wall Street Journal": 
Compaq sta considerando di cambiare il comando "Press Any Key" in "Press Return Key" a causa delle continue chiamate che chiedono quale sia il tasto "Any". 
Il supporto tecnico di AST ha avuto una chiamata che lamentava che il mouse era molto difficile da controllare con il coprimouse antipolvere messo su. Tale coprimouse si e scoperto essere poi il sacchetto di plastica in cui il mouse viene imballato. 
Un altro tecnico della Compaq ha ricevuto una chiamata da un uomo che si lamentava che il sistema non leggeva i suoi file di word processing dai suoi vecchi dischetti da 5.1/4 pollici. Dopo aver appurato che non sono stati sottoposti a campi magnetici o calore, si e scoperto che il cliente aveva messo le etichette sui dischi, e poi li ha arrotolati nella macchina per scrivere per poter scrivere sulle etichette. 
A un'altra cliente di AST viene chiesto di spedire indietro una copia dei suoi dischetti difettosi. Pochi giorni dopo arriva una lettera della cliente con le fotocopie dei floppy. 
[Non traducibile-si riferisce ai drive per i floppy da 5.1/4"] A Dell technician advised his customer to put his troubled floppy back in the drive and close the door. The customer asked the tech hold on, and was heard putting the phone down, getting up and crossing the room to close the door to his room. 
Un altro cliente della Dell chiama per dire che non riesce, col suo computer, a spedire i fax. Dopo 40 minuti di chiarimenti, il tecnico scopre che l'uomo sta tentando di faxare un foglio di carta tenendolo appoggiato allo schermo e premendo il tasto "invia". 
Ancora un altro cliente della Dell chiama per dire che la sua tastiera non funziona piu. La ha pulita mmergendola in acqua e sapone e strofinando per un giorno, e quindi rimuovendo tutti i tasti e lavandoli singolarmente. 
Un tecnico della Dell riceve una chiamata da un cliente che e arrabbiato perche il suo computer gli ha detto che e "bad and an invalid". Il tecnico spiega che le risposte "bad command" e "invalid" del computer non vanno prese come qualcosa di personale. 
Un cliente confuso chiama la IMB per un problema di stampa di documenti. Egli dice al tecnico che il computer gli ha detto "coundn't find printer". L'utente ha provato girando il monitor verso la stampante, ma il computer continua a non "vederla". 
Una cliente esasperata chiama il supporto tecnico Dell Computer per dire che non riesce ad accendere il suo nuovo Computer Dell. Dopo essersi assicurato che il computer e alimentato, il tecnico le chiede cosa accade quando lei preme il pulsante. Lei risponde: "Continuo a premere su questo pedale ma non succede niente". Il "pedale" si e scoperto essere il mouse. 
Un'altra cliente chiama la Compaq per dire che il suo nuovo computer non funziona. Dice che ha disimballato l'unita, ha inserito la spina ed e stata 20 minuti seduta li davanti aspettando che succedesse qualcosa. Quando le viene chiesto cosa e successo quando ha premuto l'interruttore, lei chiede: "Quale interruttore?" 
Storia vera di un SysOp Novell NetWire: Cliente: "Salve, e il Supporto Tecnico?". Tecnico: "Si. Come posso aiutarla?". C.: "Il porta-tazza del mio PC si e rotto e sono ancora in garanzia". T.: "Mi scusi, ma lei ha detto porta-tazza?". C.: "Si, e sul frontale del mio computer". T.: "Perdoni se le sembro un po' perplesso, ma e perche lo sono. Lo ha ricevuto come parte di una promozione, in qualche fiera? Come le e arrivato questo porta-tazza? Ha qualche marchio inciso sopra?". C.: "E' arrivato insieme al computer; non so nulla di nessuna promozione. C'e solo scritto '4X' sopra". A questo punto il tecnico ha spento il suo microfono, perche non e piu riuscito a trattenersi dal ridere. Il cliente stava usando lo sportelletto del drive CD-ROM come un porta-tazza, tenendolo sempre aperto. 
Un altro cliente IBM ha dei problemi ad installare del software e telefona per il supporto. "Ho messo il primo dischetto, ed e andato tutto bene. Poi mi ha detto di mettere il secondo dischetto, e li ho avuto dei problemi. Quando mi ha detto di mettere il terzo disco, non sono più riuscito a farcelo entrare...". L'utente non aveva realizzato che "Inserire il Disco 2" significa prima rimuovere il Disco 1 
In maniera analoga, un cliente ha seguito le istruzioni per installare il software. Le istruzioni dicevano di rimuovere il disco dal suo imballo e di metterlo nel drive. L'utente ha aperto fisicamente il disco rimuovendo il disco magnetico dalla sua sede rigida, e poi si e chiesto perché non funzionava... 

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