L'ITALIA ASSERVITA
di Eugenio Ciccone
euge@ciccsoft.com
Altro giro, altra
corsa, di nuovo in Parlamento per votare quella che doveva essere la prima
legge da approvare, il primo pensiero del governo Berlusconi dopo la
vittoria del 13 maggio. Ne esce uno spettacolo triste e penoso dei nostri
parlamentari che si urlano addosso gridando veri e propri cori da stadio,
insultandosi come nemmeno noi altri alle elementari eravamo capaci durante una
partita di calcio. Ovviamente il signor Berlusconi, diretto interessato ha
pensato bene di non essere presente e ha mandato a dire soltanto che
l'opposizione impari un pò di democrazia. Perfetto. Benissimo. Vada avanti Lei
però. Quando anche Violante usa toni duri contro una destra impotente ed
asservita al padrone, quando siamo costretti a vedere gente che esce dall'aula
anzichè votare per unirsi ai cortei in piazza, quando vengono distribuiti nasi
da Pinocchio di carta per "diventare come Berlusconi", quando poi
quest'ultimo viene messo a fianco di Wanna Marchi come uno dei tanti maghi
imbroglioni, e soprattutto quando questa persona è il nostro Presidente, allora
cari amici davvero sta andando tutto a quel paese, in questo Paese. Questa
persona che tanto la sinistra attacca sul piano personale è colui che
rappresenta il nostro Paese nel Mondo, che difende i nostri diritti, le nostre
tradizioni e i nostri ideali. Con il risultato fantastico che il "caso
italiano" è presente in tantissimi vertici internazionali tra l'imbarazzo
e lo stupore di tanti capi di Stato costretti poi a far buon viso a cattiva
sorte davanti al Cavaliere.
Diceva il buon vecchio Montanelli in una delle sue ultime apparizioni
televisive, che gli italiani avevano bisogno di una bella dose di Berlusconi,
per potersi vaccinare e capire di che tremenda malattia si trattava. E purtroppo
il vaccino è lungo e fastidioso, e ieri è stata data una grossa dose a tutti
quelli che in questo paese hanno ancora un briciolo di ragione.
Berlusconi è riuscito a creare quello che doveva essere il suo partito nel
1994: l'azienda guidata dall'imprenditore per cambiare l'Italia. E' riuscito a
creare tantissimi schiavetti completamente asserviti al potere e al suo credo
ideologico, (folle!) di poter fare dell'Italia il giardino delle meraviglie
della sua casa di Arcore. Si sa, quando si sente profumo di poltrona, i politici
si venderebbero tutti. A salire sul carro del vincitore furono tanti nel 1994,
ancora di più l'anno scorso. E, diamine!, non c'è n'è uno che ragioni con la
sua testa! Ma che razza di destra abbiamo al potere oggi? Nessuno, a parte forse
Fini e pochi altri, è capace di un discorso sensato, basato su proprie
ideologie e non quelle imposte dal Presidente Operaio. Ci ritroviamo una destra
compatta (?) che risponde sempre in coro e approva qualsiasi stupidaggine esce
dalla bocca del loro Capo. E pensare che di corbellerie ne ha già dette tante
il signor Silvio. Ma c'era sempre li qualcuno a parargli il cosiddetto. Sempre.
Ci sono più di 300 parlamentari che ogni giorno svolgono questo compito.
D'accordo, il potere è nelle mani di questa gente, ma la gente dove sta? Dov'è
il popolo che ha votato questi imbecilli? Venite fuori. Ragioniamo assieme. Ma
per voi cittadini cosa ha fatto questo presidente? Io ho ricevuto fino ad ora
due stupidi regalini, che tra l'altro non mi sono stati per nulla utili. Il
libro con la vita di Berlusconi non era per niente bello, voglio dire, non c'era
nessun capitolo che mi abbia preso ed appassionato nella lettura tanto da star
sveglio di notte. E' solo la storia di un milanese che ha fatto della propria
vita un incubo per tante persone. E quell'euroconvertitore? Ma cribbio! Cosa
diavolo me ne faccio se devo abituarmi all'Euro? Peraltro accompagnato da una
tristissima lettera scritta "di suo pugno" dove sembrava quasi una
disgrazia questo Euro che arrivava. Non c'è un barlume di gioia, un barlume di
soddisfazione per la moneta unica. Si è visto signor Berlusconi. Si è visto.
Bene, dopo ormai 10 mesi di governo, vi siete resi conto, cari elettori di
destra dello sbaglio grossolano che avete commesso? Non credo. Penso che se
facessi questa domanda in giro per la piazza alla gente che incontro non ne
troverei uno che è insoddisfatto. Perchè questa è la drammatica constatazione
a cui giungiamo. Gli Italiani sono ormai asserviti quanto i parlamentari. Agli
Italiani in fondo non gliene frega niente se il Presidente ha un conflitto di
interessi, se il Presidente è indagato in due processi, se approva leggi per
mettere a posto la sua vita privata mentre le poche riforme che fa sono solo per
la classe dirigente, mentre il popolo lavoratore continuerà, per molti anni
ancora, a subire ingiustizie sociali. Abbiamo 6 televisioni che parlano Silvio,
abbiamo grandi librerie che parlano Silvio, abbiamo telefoni azzurri per
denunciare chi non parla Silvio. Tutto parla Silvio in Italia. Ogni muro trasuda
questa presenza ingombrante e megalomane come mai nella storia se non qualche
caso che preferiamo non ricordare. Come potrebbe un italiano riuscire a capire
cosa sta dietro a questa persona? Il suo cervello è staccato. La presa di
corrente ci è stata tolta il 13 maggio e attaccata al Grande Cervello Centrale
che ci dice chi siamo e chi dobbiamo essere. E' questione di tempo. Prima o poi
il grande comunicatore prenderà anche noi. E allora non ci sarà più modo
di...STAK!
Berlusconi ama anche te! Silvio è bene. Silvio è Tutto.