Io
c'ero!
15 febbraio:
fermiamo la guerra all'IRAQ. Una testimonianza :-)
di Domenico Marini
Mancano
ancora più di tre settimane quando vengo a sapere della manifestazione per
la pace. Un rapido sguardo all'agenda e... NO! ho quattro esami in quella
settimana accidenti, uno proprio il giorno della manifestazione! Vabbè,
vedremo. Il tempo passa e le speranze diminuiscono, ma ecco la svolta:
l'esame finisce abbastanza presto e arrivando un po' in ritardo con un
passaggio posso farcela! e ce la faccio infatti! Arrivo alle 15 a Piazza
San Giovanni da via Carlo Felice. E' una stupenda giornata: nuvole nemmeno
a pagarle. La folla si vedeva già sul tram che ho preso al Verano: gente
con le bandiere arcobaleno ancora ripiegate che parlano fra loro
dell'assurdità della guerra e salutano gli altri manifestanti. Ma mano a
mano che mi avvicino alla piazza la gente aumenta e aumentano i colori.
Cavolo... ci sono persino un paio di cani ricoperti da una mantellina
arcobaleno! Io ho fatto meno di venticinque chilometri per arrivare ma qui
c'è gente che arriva da chissà dove. La piazza è già popolatissima, ma si
circola ancora facilmente e all'ingresso da via Carlo Felice ci sono degli
stand, l'ARCI (prendo un opuscoletto sul Servizio Civile), una comunità
Rom, la Croce Rossa e un'ambulanza che porta via qualcuno che s'è sentito
male. Speriamo non ce ne siano altri. Sento una voce lontana, viene dal
palco, non vedo nulla ma riconosco Lella Costa e Claudia Kohl che parlano
di cosa sia davvero la guerra e lo fanno raccontare anche da una profuga
curda (i Curdi sono stati perseguitati da Saddam!). Do uno sguardo più
attento al popolo della pace: magliette di Che Guevara (non era proprio il
simbolo del pacifismo, ma va bene lo stesso...), arcobaleni ovunque,
cartelli che prendono in giro o supplicano Bush, cartelli che dicono "Né
con Bush né con Saddam" (speriamo che qualcuno non cerchi di far credere
che siamo col dittatore Iracheno!), bambini, ragazzi in pantaloni
larghissimi e strappati, punk, gonfaloni di comuni lontani e sconosciuti,
"Bella ciao", "Shalom", un paio di extracomunitari che vendono
"Liberazione" e "Terre di mezzo" (le compro entrambe: oggi faccio la spesa
di giornali alternativi, non è certo il peggiore dei modi di spender
soldi). Vediamo di rintracciare un compagno di corso e un amico che viene
da Ferrara. Le reti dei cellulari sono congestionate, alla fine ce la
faccio, ma siamo tutti sparsi: chi a piazza della Repubblica, chi al Circo
Massimo... vabbè fa lo stesso.
Ora cerchiamo di avvicinarci un po' di più al centro della piazza. Ci sono
delle bancarelle, compro un numero speciale di "Carta" e un libro. Però
adesso la piazza comincia a riempirsi, dalle strade intorno si radunano
sempre più manifestanti, un flusso continuo e inarrestabile...
praticamente non esiste un corteo vero e proprio, è una massa colorata e
festante che arriva da ogni direzione. Lo spazio comincia a scarseggiare e
io cerco di rimanere in qualche bolla di vuoto per stare più largo. A
forza di seguire la bolla mi ritrovo sempre più lontano dal centro, la
rete dei cellulari ormai è completamente inutilizzabile, al massimo puoi
mandare qualche sms. Dal palco alzano il volume e mettono bella musica:
gli U2, Daniele Silvestri e tanto altro. Incredibile! a manifestare per la
pace vedo addirittura un gruppo di raeliani e il "partito umanista"!!! Dal
palco sento che la CNN comunica che oggi in piazza a manifestare sono
stati contati circa 110 milioni di persone! E' la manifestazione pacifica
più grande di tutti i tempi e io ne faccio parte! Alzo lo sguardo. Un
gruppo di elicotteri ci scruta dall'alto: speriamo che stavolta la
questura ci conti per bene. Un aereo ci sorvola trascinando con sé uno
striscione che inneggia alla pace. Siamo vicini a un gruppetto di "rifondaroli"
quando si avvicina una zingarella. A un certo punto scompare un cellulare
e qualcuno ha visto proprio lei infilare le mani in uno zaino. Lei dice
che non c'entra nulla e sembra si stia per mettere a piangere, ma la
derubata la trattiene minacciando di chiamare i carabinieri. Un po' di
tensione ma alla fine la zingarella lascia cadere il cellulare per terra e
subito scappa via. Ehi... una telecamera è vicino a me e forse mi ha
ripreso: la RAI non ci dà la diretta, non ci sono parole per questo abuso.
Uno scambio di sms: il "ferrarese" è arrivato in piazza, ma siamo in punti
diametralmente opposti... devo raggiungere un pallone aerostatico... ma
dov'è??? Chiedo a qualcuno, giro un po' e finalmente lo trovo. Ma il mio
amico dove sta?? giro intorno al pallone una decina di volte come un
rimbambito tentando invano di comunicare col cellulare... alla fine ci
riesco e scopro che il mio amico se n'è andato e sta già in
metropolitana... Mannaggia, sarà per un'altra volta... Ormai l'ombra
ricopre tutta la piazza e fa freddino. l'affollamento ora s'è stabilizzato
e anzi forse inizia a diminuire. Via sms mi dicono che siamo tre milioni e
che Giuliano Ferrara, molto irritato, ha lasciato la diretta su La7.
Peccato, avrei preferito che lasciasse direttamente il sistema solare, ma
mi accontento. Beh... sono un po' stanco e parecchio congelato, ma felice:
l'esame la mattina non mi era andato male e ora la manifestazione è stato
un successone. E' ora che torniamo a casa. Ci facciamo largo tra la folla
e dopo un bel po' di strada andiamo a prendere i mezzi. Di nuovo
manifestanti sul tram. Ora sono esausti, ma hanno una luce di speranza
negli occhi e mi sembra di legger loro nella mente:"Non potranno ignorare
110 milioni di persone". Io pure mi sento pieno di ottimismo, ma qualcosa
mi dice che questa sensazione andrà svanendo dopo qualche telegiornale...
Finalmente arrivo a casa. Accendo la TV e apparecchio il letto con tutti i
giornali che ho comprato a San Giovanni. Poi mi collego a internet per
avere qualche notizia più precisa. Adesso basta, ho fame e sono stanco.
Che dire ormai dopo qualche giorno? Eravamo tantissimi, in tutto il mondo.
Qualcuno dice che siamo con Saddam, qualcuno che siamo degli ingenui. Solo
uno dice che eravamo pochi, ed è direttore di telegiornale su una rete
nazionale che teoricamente non avrebbe nemmeno la licenza per esserlo.
Senza contare che da anni ha perso la dignità... Per fortuna c'è anche
qualcuno che dice dobbiamo essere ascoltati. Non ho mai visto niente del
genere ma so che Bush farà di tutto per ignorarci o denigrarci. So che
Berlusconi forse cercherà di fare chissà quali acrobazie per dire che lui
è per la pace, MA... Niente "ma". Noi in piazza abbiamo detto "No alla
guerra, senza se e senza ma". Sappiamo che è quasi impossibile, ma forse
almeno riusciremo a guadagnare un po' di tempo per gli ispettori e a far
riflettere qualcuno. Chissà che per una volta la vita umana non riesca a
farsi valere più di un barile di petrolio? Speriamo...
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