E quindi, ci siamo. Se fino a qualche tempo fa i paragoni tra Italia e Argentina erano per lo più calcistici e discussi in bar e simili, ecco che adesso diventano economici. Abbiamo tre anni di tempo. Auguri a tutti, eh.
EURISPES: FARA, PER ITALIA RISCHIO ARGENTINA IN TRE ANNI SE NON SI INVERTE RAPIDAMENTE LA ROTTA
(ANSA) - FOLIGNO (PERUGIA), 24 GIU - "Se non invertiamo rapidamente la rotta, prendendo atto della gravità della situazione, nell' arco di tre anni il nostro Paese diventerà una seconda Argentina": lo ha detto oggi a Foligno il presidente dell' Eurispes, Gian Maria Fara, in occasione dell' apertura della sede regionale umbra dell'istituto. "Dico questo sulla base degli indicatori e dei dati che analizziamo quotidianamente - ha spiegato Fara - gli elementi per fare questa previsione ce li avete davanti tutti i giorni, come la recessione che non è arrivata ieri. Billé si accorge che stiamo in recessione: ma ci stiamo da tre anni, come ha detto l' Eurispes, non da due mesi. Il nostro Pil è sotto da tre anni. Gli altri problemi sono l' esportazione e la perdita di competitività: è un panorama desolante, quale che sia la la finestra che si apre (commercio e turismo). Se Billé che è stato il più accanito sostenitore di questo governo e accusatore dell' Eurispes tre anni fa dice che siamo in recessione, ecco lui è un ottimo indicatore che le cose vanno veramente male". Fara ha poi ricordato le accuse al suo istituto di "far politica solo perché esprimiamo opinioni". "E' accertato - ha proseguito - che ci sia la crisi, come il problema di arrivare alla quarta settimana. Ora si comincia ad avere quello della terza. Inoltre gli italiani per mantenere il loro livello di vita standard stanno dando fondo a tutti i loro risparmi oltre ad indebitarsi negli ultimi tre anni: tutto questo è accertato e certificato da tutte le istituzioni economiche. Berlusconi dice che il nostro è un Paese ricco: sì, può darsi. In termini di patrimonio, nel senso che gli italiani che possedevano una casa dal valore di 400 milioni di lire, ora vale 400 mila euro: ma è una ricchezza fittizia, una bolla speculativa. Non è che gli italiani siano diventati più ricchi. E' vero invece che la ricchezza prodotta negli ultimi anni non è stata equamente distribuita perché l' inflazione ha colpito le fasce più deboli, i ceti medi e avvantaggiato i ricchi. Se va a comprare l' ultimo modello di un' auto la paga con il 20 per cento di sconto, se va comprare la lattuga la compra il 30 per cento in più". Fara ha infine parlato dell' euro. "E' utilizzato come capro espiatorio - ha sostenuto - dell' incapacità di una classe dirigente e politica di gestire seriamente il Paese. L' introduzione dell' euro avrebbe potuto dare esiti completamente diversi. Andava accompagnata, seguita, gestita e non affidata - ha concluso Fara - ai commercianti". (Copyright ANSA).