: Fini da Fabio Fazio e Casini alle Iene hanno detto che gli è capitato di farsi uno spinello
: Escludo che Silvio lo abbia fatto ma Vespa potrebbe chiedergli se ha mai provato certe pillole azzurre
Version 3.0
E' tutto un equilibrio sopra la follia
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: Fini da Fabio Fazio e Casini alle Iene hanno detto che gli è capitato di farsi uno spinello
: Escludo che Silvio lo abbia fatto ma Vespa potrebbe chiedergli se ha mai provato certe pillole azzurre
: tutti a criticare Berlusconi perchè sta sempre in televisione
: ma a qualcuno dovrà pur far vedere che gli sono ricresciuti i capelli! (grande opera o nuovo miracolo italiano?)
Caro Michele Cucuzza, si sposa una delle colonne della tua Vita in diretta: Carmen Di Pietro. Tra annessi e connessi questo ti dovrebbe garantire un quinquennio di servizi in esclusiva. Oggi la tua inviata ha raccolto la notizia dalle vive labbra dell'interessata impegnata nella scelta dell'abito che sarà "da sirena, bianco candido e bello sciccoso". La sposa non trattiene tutto il suo amore per il futuro marito "mi ha insegnato ad andare in palestra; mi ha insegnato la cultura del cibo, di non mangiare schifezze, porcherie, appunto per tenersi in forma. Ecco questo gli voglio tanto bene. Solo per quello voglio bene a Giuseppe". Ed è vero amore, visto che lui "non c'ha una lira". Caro Michele Cucuzza, la Di Pietro è una delle opinioniste di punta della Rai in programmi come il tuo e l'Italia sul due e lei giustamente lo rivendica: "La mia è una nuova professione, quella dell'opinionista. Che non so fare nulla è verissimo, non so ballare, nè cantare, nè recitare. Ma se mi pagano per dire la mia, vorrà dire che valgo qualcosina. O no?" (da "Leggo" edizione romana del 16/01/06). E non ha problemi a dire quanto guadagna un'opinionista: "Si può arrivare anche a 150 mila euro l'anno. Al lordo delle tasse, però". Caro Michele Cucuzza, con queste cifre (al lordo delle tasse, però) e calcolando quanti fra prezzemolini e opinionisti girano nei programmi della Rai è un miracolo che ancora non sia fallita.
Cari Giuliano Ferrara e Ritanna Armeni, avete abbassato la bandiera a scacchi delle teleinterviste elettorali 2006. Non avete perso tempo a "litigare" tra di voi e siete andati subito al sodo. Tu Giuliano, hai fatto la presentazione più breve della storia "abbiamo il piacere e il privilegio di avere il Presidente del consiglio Silvio Berlusconi" e via con la domanda su affari e politica. Tu Ritanna, lo hai incalzato sul conflitto d'interessi e sul caro-euro invitandolo ad andare a cena con i pensionati. E poi la tav, Biagi, Santoro, Luttazzi, l'alternanza, i precari, la sinistra, la democrazia, il contratto con gli italiani, la magistratura, Rutelli e Fassino che hanno declinato l'invito di incontrarlo a Porta a Porta, i giornalisti iscritti ai sindacati, i sondaggi elettorali, le intercettazioni telefoniche.
Cari Giuliano Ferrara e Ritanna Armeni, finita la vostra intervista sono andato in cucina a scolare i broccoletti e intanto sentivo ancora Berlusconi parlare. Per un attimo ho pensato che Emilio Fede stesse già trasmettendo la vostra intervista in replica. E invece no. Visto che c'era è passato da Aldo Biscardi per parlare di Milan, Vieri, Nazionale, Cassano, il caro prezzi degli stadi, la moviola in campo, i diritti tv sul calcio, Abbiati prestato alla Juve, Galliani che è animato solo da buoni sentimenti, gli infortuni di Stam e Maldini, il Milan a due punte, Bertinotti che è tifoso del Milan, la Juve squadra dei miracoli. Doveva restare 3 minuti e se n'è andato dopo 40 con Biscardi che chiamava i fotografi, il pubblico che applaudiva e i giornalisti che si alzavano in piedi a stringergli la mano. Cari Giuliano Ferrara e Ritanna Armeni, voi avete dato il via alle telecampagna d'inverno di Berlusconi e ora tutti i vostri colleghi cercheranno di averlo e fargli la domanda delle domande. Ma nessuno riuscirà come Biscardi a farlo sedere accanto a sè al posto della valletta.
Caro Paolo Bonolis, il 2005 televisivo è stato il tuo anno. Lo hai inziato con la rincorsa grazie al successo chiavi in mano di Affari Tuoi (da ottobre a dicembre 2004). Poi, da gennaio a marzo 2005, tutti a parlare del tuo Festival di Sanremo di cui non ricordo più il vincitore; Tyson? Da marzo a maggio la stampa ha fibrillato per il tuo contratto: resterà alla Rai o tornerà a Mediaset? Da maggio ad agosto hai alimentato (indirettamente) il tormentone: chi sostituirà Bonolis come apritore di pacchi regionali? Il solleone intanto illuminava il teleingegno di Piersilvio Berlusconi; tu, il re Mida dell'intrattenimento leggero, conduttore del Novantesimo Minuto di Mediaset. A leggere le dichiarazioni degli addetti ai lavori sembrava l'idea del secolo. Un secolo breve. Il re Mida della televisione perde il suo tocco magico toccando il pallone e si fa persino sbranare da Simona Ventura che con Al bano e Enzo Paolo Turchi affonda Un mercoledì da tifosi (una sola triste puntata). Il "tuo" anno si è concluso in seconda serata a lottare per togliere un punto di share a Bruno Vespa. Caro Paolo Bonolis, non so se è questo il senso della televita ma a te che ti importa; vecchio o nuovo conio non ti puoi lamentare.
Caro direttore di Studio Aperto Mario Giordano, non è colpa tua se il superenalotto da oltre 62 miloni di euro è stato vinto in provincia di Torino. Non è colpa tua se quello è il territorio dell'inviata Silvia Vada.
Non è colpa tua se lei si è fiondata ad intervistare i compaesani del nuovo paperone. Non è colpa tua se ha messo il microfono sotto il naso di un immigrato e quando quello gli ha detto che avrebbe preferito essere lui il vincitore lei lo ha rimproverato: "Ma tu hai giocato? No? E allora?" Che colpa ne hai tu se Silvia Vada, dopo aver intervistato il barista, ha coinvolto un gruppo di paesani nel coretto: "mancia! mancia! mancia! mancia!" Caro direttore di Studio Aperto Mario Giordano, non è colpa tua se Silvia Vada si è piazzata in un angolo della piazza principale e si è fatta inseguire dal cameraman mentre lei faceva il giro della piazza dicendo: "Guardate: piazza principale, oratorio, chi-e-sa!, un piccolo girettooo e la piazzaaa è tuttaaa qua! Il paese è talmente piccolo che il nuovo paperone potrà comprarselo tu-ttooooo!". Caro direttore di Studio Aperto Mario Giordano, non è colpa tua. E' colpa mia che ogni volta che trasmetti un servizio di Silvia Vada mi dico "devo togliere Italia Uno" e puntualmente non lo faccio.
Sei tu l'anello di congiunzione tra Simona Ventura, Enrico Varriale e Massimo Caputi. Sei tu il giornalista della Rai che d'ora in poi garantirà il rispetto del contratto con la Lega Calcio. Caro Giampiero Galeazzi, a Quelli che il calcio ti hanno accolto con entusiasmo. Per farti sentire a casa hanno invitato i fratelli Abbagnale. Ti hanno fatto dialogare con la ex letterina Francesca Lodo e tu con tempismo le hai chiesto il numero di telefono. Quando si tratta di parlare di calcio Caputi introduce l'argomento e poi si rivolge a te per l'approfondimento; dopo che lui ha già detto tutto. Qualche parola in più potresti dirla per parlare della tua Lazio ma Gene Gnocchi ti interrompe per mostrare un tedoforo in automobile. Tu hai commentato tante olimpiadi e intervieni farfugliando qualcosa riguardo al fatto che la fiaccola di Torino 2006 è stata disegnata da Pininfarina e quindi il tedoforo può correre per 300 metri come se fosse un'auto. Il significato dell'affermazione risulta oscuro persino alla Ventura che di assenza di sintassi è libera docente. Pareggia la Lazio e ti scappa un: "eh... questa la dico io!". Caro Giampiero Galeazzi, per fare da secondo a Caputi (e da quarto a Gnocchi e Ventura) hai rinunciato a tornare da Mara Venier che ti avrebbe riempito di coccole. E la ex letterina Lodo non ti ha nemmeno dato il numero di telefono.
Caro direttore editoriale di Mediaset Enrico Mentana, tra il serio ed faceto hai confessato a Fabio Fazio che fare il direttore editoriale non è così impegnativo "lo facevo la domenica dalle 6 alle 8 ma adesso faccio Serie A". Hai anche detto che quando un anno fa sei stato rimosso dal Tg5 hai accettato la promozione senza sapere che cosa faceva un direttore editoriale. Non ti interessa condurre il confronto tra Berlusconi e Prodi. Non consideri il programma Serie A un lavoro ma un divertimento. Non hai intenzione di fare più di tre puntate a settimana di Matrix. Caro direttore editoriale di Mediaset Enrico Mentana, se credi sia giunta l'ora di andare in pensione, passa all'ufficio del personale e compila i relativi moduli.
Cara Elisabetta Canalis, da lunedì sostituirai Michelle Hunziker nella sit-com Love Bugs. Ti sarà impossibile farla rimpiangere. Con tutto il rispetto per il suo Alex l'ariete tu stai lavorando ad Hollywood: "Ho lavorato in The Decameron, un kolossal di De Laurentiis, io sono sister Gabriella, una suora tentatrice, ma niente di boccaccesco. E' stato istruttivo vedere come lavorano gli americani. Poi ho frequentato un corso di recitazione a Los Angeles, lezioni private e intensive per un mese e mezzo, erano le mie vacanze (La Repubblica.it, 21/11/05). Cara Elisabetta Canalis, negli spot di Love Bugs 2 ti siedi accanto a Fabio De Luigi in aereo e gli chiedi con intensità "Questa è la prima classe?" per poi tornare in classe economica. Cara Elisabetta Canalis, lunedì sera non rischiare; non ti chiedere se sei in prima serata.
Caro Gerry Scotti, il tuo Passaparola mostra tutte le rughe di un programma che va in onda da così tanti anni e la nuova formula non è il lifting adeguato. Il pubblico-concorrente non è una grande attrattiva e le letterine non sono sgargianti come un tempo. Cerchi disperatamente un campione alla Sallustio ma niente. Hai ridotto la presenza dei televip che invece con le loro risposte sballate erano uno dei momenti più significativi del programma. Adesso ospiti televip del calibro di Diego di Maria De Filippi, quello che è andato a fare la talpa dalla Perego. Qualche anno fa non lo avresti nemmeno fatto entrare nello studio oggi invece gli chiedi cosa gli è successo al ritorno dal Kenia. Così lui può raccontare, come se fosse da Cucuzza, che è triste perchè la sua fidanzata non lo vuole più dopo che l'ha tradito e lo consoli come Cucuzza non farebbe: "Mi sembri sincero... fatti forza... vai avanti... certe cose vengono superate". Caro Gerry Scotti, ti capisco se ti sei stancato di fare Passaparola ma non è giusto farlo agonizzare così.