Questo è un post lungo, il più lungo mai scritto qui sopra, sicuramente noioso che non interessa altri che gli appassionati del calcio e qualcuno che vuol capire come funziona il giornalismo, non solo sportivo, italiano. Uno di quei post che ti fa perdere lettori, ma onestamente me ne fotto. Potete sempre non cliccare su " continua a leggere".
La mia partigianeria è dichiarata, casualmente anche il colore del mio tristo e vecchio template predefinito di splinder lo dice, ma parlerò ugualmente della vicenda intercettazioni di Moggi&Sudditi, visto che blogger di "fede" opposta non stanno lesinando i commenti più disparati.
Diciamo che ci sarebbero da dire diverse cose, ma mi concentrerò sul modo in cui i giornali (tutti) e le televisioni hanno portato avanti l'intero "scandalo". In particolare sulle modalità di pubblicazione delle intercettazioni. Del resto, mi riferisco alla mia opinione su Moggi, la Gea, il calcio d'oggi e via dicendo, possiamo parlare in privato, anche in chat (i miei contatti sono sul mio blog), o al bar davanti ad un grappino.
1. La Maserati di Lucianone.
Come saprete tutti Moggi ha regalato una Maserati al designatore arbitrale Pairetto, d'altraparte è chiarissimo, ci sono le intercettazioni riportate testualmente sul Corriere della Sera, mica la Gazzetta di Viterbo. Potete leggerle qui.
Però, nella richiesta di archiviazione della Procura di Torino c'è scritto altro, per la precisione che "dalle intercettazioni emerge" che la Maserati di cui sopra "non è destinata direttamente al PAIRETTO bensì ad un amico di quest'ultimo di nome Enzo" e che "l'interessamento richiesto a MOGGI non riguarda la consegna a titolo gratuito dell'auto e nemmeno la concessione di sconti, bensì il fatto che i tempi ordinari di consegna dell'auto sono molto lunghi, circa un anno di attesa", infatti, "una volta reperita la automobile, il MOGGI informa di ciò PAIRETTO che si mette direttamente in contatto con la concessionaria" e la acquista regolarmente. L'amico, non lui.
Strano, direte voi, le intercettazioni, che pure sono oramai di dominio pubblico, non dicono questo, anche la conversazione tra Pairetto e il suo amico "Enzo" fa capire chiaramente che la macchina è per il simpatico designatore. Già, che strano.
2. Pairetto istruisce Dondarini
Come saprete tutti il giorno prima di Sampdoria-Juventus il designatore Pairetto chiama l'arbitro Dondarini che poi arbitrerà la partita e gli dice "di usare 50 occhi per vedere anche quello che non c'è", chiaro che la telefonata serve a dare istruzioni per favorire la Juventus, lo ha scritto anche Travaglio su Repubblica, è evidente.
Però, nella richiesta di archiviazione della Procura di Torino c'è scritto altro, per la precisione che "la ragione delle telefonata" era stata la nomina di Dondarini ad arbitro internazionale per l'anno solare 2005, difatti è Dondarini a chiamare Pairetto e non viceversa, introducendo la conversazione proprio con la telefonata, ricevuta da Dondarini qualche minuto prima, nella quale un dirigente federale gli chiedeva dei dati da inviare alla Fifa ufficializzandogli così la sua nomina. Il Procuratore della Repubblica Maddalena, infatti, scrive che "alla luce di tale precisazione, il contenuto della conversazione appare di solare luminosità". Difatti "la dimostrazione che l'oggetto della conversazione è esclusivamente l'inserimento del Dondarini nell'elenco degli arbitri internazionali per il successivo anno solare si ottiene dalle ulteriori raccomandazioni di "non dire niente a nessuno": raccomandazioni che hanno un senso se rapportate ad una designazione (ad arbitro internazionale) che era stata richiesta ma non ancora effettuata (dalla FIFA) ma non ne avrebbero alcuno per una designazione ad arbitrare una partita per la quale non vi era nessun mistero da nascondere. E quindi si tratta di conversazione assolutamente... innocua (anche nell'ottica della peggior cultura del sospetto) perché di Sampdoria - Juventus non si parla proprio e, men che meno, si parla o si accenna ad un arbitraggio di favore per la Juventus."
Strano, eppure la telefonata sembrava così chiara, i 50 occhi stavano in tutti i titoli, stavano parlando della partita della Juventus, è evidente. Già, che strano.
3. Moggi lo sapeva già
Come saprete tutti il giorno del sorteggio per determinare gli arbitri di Sampdoria-Juventus una signorina della Federazione chiama Moggi per comunicargli le designazioni e quella volpe di Luciano, probabilmente in un attimo di smarrimento ammette: "Sì, sì, ma li conosco già: abbiamo Dondarini". Lo ha scritto anche Travaglio, "la donna è stupita: Ah, li conosce già? Sì, giusto, Dondarini".
Però, nella richiesta di archivizione della Procura di Torino c'è scritto altro, per la precisione che "come di intesa, nella stessa giornata a sorteggio avvenuto MOGGI viene subito informato da PAIRETTO che l'arbitro della partita sarà DONDARINI (cfr. int. tel.20.9.04 h.11,41)" vale a dire prima che la signorina della Federazione, la "signorina stupita" di Travaglio, telefoni a moggi nel giro di chiamate "ufficiali" per comunicargli la designazione.
Strano, come se Travaglio e tutti gli altri, pure in possesso delle intercettazioni e degli atti non avessero confrontato l'orario delle due chiamate. Già, che strano.
4. Emerson lo guarda e lui concede il rigore
Come saprete tutti dopo la partita c'è un'altra telefonata sospetta di Pairetto a Dondarini, nella quale il "Donda" spiega di aver dato il rigore, lo ricorda Travaglio nel suo articolo, "molto generoso" in favore della Juve quando "Emerson lo ha guardato". Un'altra prova della sudditanza, ma che dico sudditanza, della corruzione bella e buona dell'arbitro.
Però, nella richiesta di archiviazione della Procura di Torino c'è scritto altro, per la precisione che "dal dialogo, emerge in modo nitido che DONDARINI ha concesso il rigore alla Juventus in buona fede, convinto cioè che il rigore c'era, e non per volutamente alterare il risultato a favore della Juventus: dato, questo, del tutto distonico rispetto alla logica sequenza probatoria che dovrebbe sussistere per ritenere essere avvenuta una frode sportiva, sulla base di quanto si era osservato trattando della interpretazione da dare alla norma."
Strano, dai si capisce chiaramente, "Emerson lo guarda" e lui fischia, è proprio un rigore "inventato", "regalato", "concesso generosamente", c'è pure la foto che ho messo qui in cima. Già, che strano.
5. "Se è furbo dimezza l'Udinese"
Come saprete tutti Giraudo, l'amministratore delegato della Juventus, e Moggi condizionavano anche le altre partite. Abbiamo letto tutti le parole di Giraudo "se Dattilo è sveglio dimezza l'Udinese", proprio nella domenica precedente a quella in cui la Juventus giocherà con la squadra di Udine. Evidente che con l'espulsione e la conseguente squalifica dei giocatori dell'Udinese la Juve avrebbe avuto un vantaggio. Evidentissimo.
Però, nella richiesta di archiviazione della Procura di Torino questa frase non c'è, o meglio, manca tutta l'intercettazione da cui è tratta quella frase. Per carità, manca pure su tutti i giornali ed è mancata su tutte le televisioni, ma tanto a che serve, è tutto chiarissimo. Strano però che il procuratore Maddalena si sia scordato di citarla nella sua istanza come ha fatto con tutte quelle che erano probanti.
Forse la ragione di questa omissione sta nel fatto che le parole sono stare registrate in una conversazione a commento della partita in oggetto, Udinese-Brescia, cioè DOPO la fine della partita (ultimo capoverso di questo articolo).
Strano, eppure gli allegati della procura, che contengono le conversazioni, le date e gli orari, sono precisi al minuto. Mi pare decisamente strano che i giornalisti sapendo che il tutto è SUCCESSIVO al termine della partita l'abbiano pubblicata, ma poi senza nessun contesto, solo la frase. Cosa vuoi che si capisca da una sola frase? Qual è la domanda? La risposta? Di cosa si sta parlando? Già, che strano.
Già.