Nelle pentole di un appartamento appena affittato arredato, com'è affascinante esaminare le incisioni rupestri sullo strato non più sanissimo, inargentato, di un'antiaderenza logorata dal tempo; queste testimonianze astrattizzanti di civiltà a noi precedenti, in cui a volte capita di distinguere una figuretta stilizzata, un piccolo animale (come quando li cerchiamo fra le nuvole o negli scarabocchi), una fettina di cipolla ormai fossilizzata, una caccola insperata.
Allora, usa al minimo i mestoli di legno, le forbici per le unghie e ogni altro espediente antigraffio di cui la prudenza, la mamma, la Upim ti avranno dotato; e, senza tralasciare il forchettone dell’arrosto - usandolo anche per la pasta lunga - e quell'altro pennello, forse meno preciso, ma dalla stesura più delicata, vibrante, pointilliste che è la schiumarola a forellini aggettanti; ogni pasto traccia più che puoi nelle tue pentole nuove, con quei colpi - come in un atto di action cooking - le immagini che diranno in vece tua ai prossimi inquilini chi sei, da dove vieni e quanto sarai diventato, se non la smetti di farti tutte queste carbonare.