Archive for the 'Politica' Category

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Ce le cantiamo e ce le suoniamo

Non so a voi ma a me quando Repubblica sforna sondaggi e poi cerca sempre di rassicurare che il pareggio è possibile fa tanta, tanta tenerezza. Hanno dovuto perfino inventarsi un "potenziale elettorale massimo" per convincersi che si, Walter in un mese recupererà sette punti.

Buone notizie in aprile

A meno di qualche strano accordo o scappatoia (Sarebbe possibile? Ho come l'impressione di si), dal mese prossimo nel Parlamento Italiano non siederà più Clemente Mastella.

Con queste facce qui

Aiuto mamma, mi spengono la fiamma.
Tra il goliardico e il nostalgico, questo sms che ho ricevuto l'altra sera da un amico inquadra al meglio lo stato d'animo di quelli che vengono descritti come attaccati alle ideologie. Mi chiedo: a cos'altro dovremmo essere attaccati se non alle ideologie e ai simboli? Alla facce trite e ritrite di chi in questi mesi ha prima cercato di convincere la popolazione che era necessaria un'altra legge elettorale - cambia il vestito ma non la sostanza - oppure a quelli che oggi dicono che le coalizioni eterogenee non possono stare insieme, ma fino a ieri sì? In questi anni di fiori, ulivi, margherite, rose bianche, rose rosse, rose nel pugno è piuttosto comprensibile che i Verdi non siano riusciti a scavarsi una nicchia consistente nell'elettorato. Oggi ci si è messo pure Bertinotti a parlare dell'inquinamento: non buttate cartacce in terra, chiudete il rubinetto mentre vi lavate i denti, al semaforo mettete l'auto in folle e non pigiate sull'acceleratore. Ma per avere un minimo di senso civico ed educazione è necessario stare in un partito?

Ma non facciamo confusione, andiamo per ordine: del Pd abbiamo già detto in passato. Ha scelto il suicidio politico e continua a strizzare l'occhio a Berlusconi. Fa ricadere sulla sinistra colpe che non ha, tanto che le contraddizioni erano tutte al suo interno. Il faccione di Walter oggi cerca consenso in giro per l'Italia partendo dal cuore verde dell'Umbria. Probabilmente raccoglierà anche di più di quello che si possa pensare. Soprattutto se lui e Silvio - di comune accordo - continueranno a dichiarare: "Se non votate me, almeno votate lui". Insomma, se la cantano e se la suonano, altro che democrazia, altro che rigore a porta vuota. Chi lo ha fischiato il penalty per Silvio, chi votò l'accozzaglia dell'Unione oppure il Partito Democratico stesso andandoci a trattare prima della caduta del Governo? Il Pdl è ovviamente la peggior sciagura che possa capitare al Paese. Se pensate poi che i cosiddetti meno peggio (vedi Tabacci) continuano ad abbandonare la barca di re Silvio c'è poco da sperare. Incredibile il voltafaccia di Fini, che ha sciolto Alleanza Nazionale senza avere il coraggio di annunciarlo. Anche perché alla sua destra un imbufalito Storace continua a dirgliene di tutti i colori. Casini fa tenerezza: nell'Udc è rimasto solo lui (Folliini, Giovanardi, Baccini, ecc..., ecc...). Tutti dicevano che bisognava interrompere la frammentazione dell'arco parlamentare, ma continuano a nascere o a resistere formazioni politiche di una o due persone: vedi i Radicali, i vari socialisti, la Rosa Bianca, la Destra, l'Udc stessa, l'Unione Democratica (qualcuno sa chi sono?). Senza citare i vari De Gregorio, Rotondi & Co.

Capitolo sinistra: iniziativa tardiva. A parte la depressione che la faccia di Diliberto non riesce proprio a celare, in questa maniera la formazione è nata di riflesso al Partito Democratico, quindi sembra più una mossa difensiva che altro. Costruire una nuova sinistra dall'opposizione tuttavia sarà più semplice che farlo dal Governo. Bisogna solo che Bertinotti se ne renda conto. Per quanto mi riguarda in questo momento propendo per l'astensionismo. Perché in tutto 'sto bordello: dove sta la falce col martello?
 Falce e Martello

Duri e puri

Giuliano Ferrara ci sta dicendo che mai, nella sua vita, ha avuto rapporti sessuali non finalizzati a procreare. Se così non fosse, che senso avrebbe la sua posizione di maschio antiabortista?

La vittoria della sconfitta

A volte la realtà supera la fantasia. Un partito che sembrava un estemporaneo capriccio di un miliardario in crisi d'astinenza di potere, un partito che pareva dimenticato (se non addirittura surgelato per sempre) ricompare all'improvviso. Senza che nessuno ne sentisse la mancanza, oltretutto.
Pare che il grande passo sia stato deciso in un batter d'occhio. Tutti d'accordo. Altri fanno congressi e ci mettono anni, loro decidono di fronte ad una tazza di caffè, senza consultare i militanti. Mi piace questo modo di semplificare la realtà, ma in fondo chi lo decide cosa è realtà e cosa è immaginazione?
Pierferdinando Casini addirittura è stato informato mentre era in viaggio in treno, ed a quanto pare non l'ha presa troppo bene. Non ci vuole stare. Ma alla fine tornerà, come al solito. Non ha altra scelta.
Il Popolo della Libertà (nome da brivido) nasce, e nasce già forte ed invincibile. E non è stato fondato in Piazza San Babila, in occasione di quella memorabile domenica del predellino, sospinto da una valanga di firme talmente vere che non se ne è mai più parlato, forse per pudore. Nasce nel 2005 (anche se i più non se ne sono mai accorti) e nasce non per obbligo, ma per scelta consapevole dettata dalla volontà di semplificare. Siamo alla totale riscrittura della realtà, ma questo è solo l'inizio. Il bello verrà nelle prossime settimane, ne sono convinto. La parola d'ordine sarà una sola: il Capo ha avuto l'ennesima idea geniale, ennesimo successo in una lunga carriera che l'ha visto sempre vincente, in qualunque campo. E se qualche volta per caso ha perso è stata colpa di altri, non sua.
Giuliano Ferrara si è già portato avanti con il lavoro. Ieri sera ad Otto e Mezzo era raggiante, non stava più nella pelle. Ha aperto la trasmissione parlando un quarto d'ora senza dire nulla, però è sempre molto intelligente. Per non farsi mancare nulla aveva addirittura la forfora sulla giacca, la forfora tipica delle grandi occasioni: la Forfora della Libertà. Ho rischiato un blocco digestivo, ma ne è valsa la pena. In seguito verranno Belpietro, Feltri, Giordano, Vespa e gli altri scrivani di corte, ma Ferrara è di un altro pianeta. Un fuoriclasse al servizio del miglior offerente.
Ovviamente, nessuno si chiederà perché, nonostante vada sbandierando in giro fior di sondaggi che lo danno vincitore a man bassa, Berlusconi abbia avuto bisogno di lanciarsi in un'operazione del genere. Nessuno dirà che il Pdl sta imbarcando chiunque per far numero, nessuno dirà che è un'operazione di facciata e che si squaglierà il giorno dopo le elezioni. Farsi troppe domande non serve, priva lo spettacolo di ogni suo fascino.
Soprattutto, nessuno riconoscerà che Lamberto Dini entrando in un carrozzone del genere ha avuto un coraggio da leone. È un uomo da ammirare perché ha scelto di entrare non per convinzione e nemmeno per convenienza, ma per fare lo iettatore. In sostanza, vuole portare loro sfiga e farli perdere. Si è immolato per noi e pertanto è un vero eroe, e solo il tempo galantuomo saprà far sì che venga riconosciuto da tutti in quanto tale. Ai poster l'ardua sentenza (cit.).

Coerenza e tormento

Ma tu elettore di Gianfranco Fini, che eri d'accordo con lui quando disse che era schifato dal Popolo delle libertà lanciato da Silvio dal predellino e per il quale aveva mandato con sincerità al diavolo l'esperienza della CdL, ecco tu che ti appresti a rivotarlo nella lista unica del Popolo delle libertà, rispondi a questa semplice domanda. Da 1 a 10 quanto è paraculo il tuo leader?

Però, se corre veramente da solo, quasi quasi…

Il Consiglio dei Ministri ha appena fissato la data di apertura della stagione balneare: domenica 13 aprile.
Di fronte all'ennesimo dramma elettorale, che fare? Ciccsoft è già spaccato, tra gli inguaribili recidivi della Matita e gli esasperati che sventolano Scheda Bianca.

Frutta

E' solo una mia impressione o Walter Veltroni sta arrancando disperato provandole tutte, facendo una pessima figura rispetto a quell'uomo di cultura e sindaco di Roma cui eravamo abituati?

Incomunicabilità

"Perché si ha tanta fretta di votare se si è sicuri di vincere? E non si è invece disposti ad aspettare due mesi ed avere una legge elettorale che garantisca stabilità?"

Walter Veltroni

"Se la sinistra non fosse così sicura di perdere, perché mai vorrebbe evitare le elezioni?"

Paolo Bonaiuti

Questi non si capiscono e non si ascoltano manco tra di loro. Quale legge elettorale dovrebbero mai partorire nei prossimi mesi? Ussignur.

Le pagelle politiche di Noantri

Silvio Berlusconi, voto 8: protagonista e vincitore assoluto dell'attuale stagione storico-politica. Riesce ad ottenere sempre quello che vuole. Smuove a suo piacimento tutto quello a cui è più interessato. Fa fuori in tre settimane l'avversario più pericoloso ricevendo lui stesso l'invito a sedersi a un tavolo per le riforme; sorride quando qualche alleato prova ad alzare la voce perché sa che in men che non si dica tornerà come un agnellino all'ovile. Immortale.

 

Umberto Bossi, voto 5,5: è fermo a dieci-dodici anni fa, quando la Lega portava con se ancora il peso della novità. Prova a mettere paura con uscite fuori luogo che oggi non fanno nemmeno più rabbia. Ha pesato sulla credibilità del suo movimento portarsi dietro zavorre alla Calderoli. Macchietta.

 

Pierferdinando Casini, voto 6: non si capisce come faccia a sposare il suo alto senso delle istituzioni con la solidarietà espressa a Totò Cuffaro. Poi ci si ricorda con chi è sposato davvero e si capisce che la sua politica è tutta un compromesso necessario. Il male minore, ovvero il male peggiore. Democristiano doc.

 

Gianfranco Fini, voto 4,5: si è proposto in tempi non sospetti come leader di una destra moderna (coppie di fatto, voto agli immigrati). Ma ha alzato troppo la voce e il padrone l'ha redarguito. Un mese fa pensava a una legge elettorale nuova e alla Casa delle Libertà come esperienza esaurita. Oggi non ha più spazio politico né tanto meno coraggio per dar seguito con i fatti alle sue parole. Piccolo piccolo.

 

Clemente Mastella, voto 1: qualcuno ha capito per quale motivo nel giro di 24 ore il suo partito ha tolto l'appoggio al Governo? E' venuto meno al patto con gli elettori e ora si candida ad ago della bilancia per il prossimo futuro, anche se la corsa al corteggiamento non sembra all'ordine del giorno. Se dovesse essere introdotta una nuova legge elettorale probabilmente di lui non si sentirà più parlare, almeno per il momento. Occhi da cerbiatto.

 

Romano Prodi, voto 4,5: ha subìto attacchi dai suoi alleati fin dal giorno della sua candidatura a leader della coalizione. Ma non è certo colpa sua se dal 1996 al 2006 (leggi dieci anni) il Centrosinistra non è riuscito a proporre un'alternativa credibile e valida a Berlusconi. Oggi è stanco e paga tutti gli errori di comunicazione commessi, oltre a tutte le promesse non mantenute con l'elettorato. Ma si può mandare in tv un Ministro a dire che è bello pagare le tasse? Da rottamare.

 

Walter Veltroni, voto 2: il caro Walter l'ha fatta grossa. Come nel 1998 ha riabilitato politicamente Berlusconi invitandolo a un tavolo per le riforme, quello stesso Berlusconi che per 5 anni era stato additato come il male assoluto. Il Partito Democratico ha commesso l'errore di nascere al governo e non all'opposizione rinunciando alla spinta propulsiva degli elettori. E tra un loft e un circolo, tra un simbolo e una festa, tutto è crollato. E ora? In bilico.

 

La Sinistra, senza voto: chi l'ha vista?

 

Buffet

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Camera Ciccsoft

Si comincia!

Spot

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Fornace musicante

Cocapera: e sei protagonista

Dicono di noi

Più simpatico di uno scivolone della Regina Madre, più divertente di una rissa al pub. Thank you, Ciccsoft!
(The Times)

Una lieta sorpresa dal paese delle zanzare e della nebbia fitta. Con Ciccsoft L'Italia riacquista un posto di primo piano nell'Europa dei Grandi.
(Frankfurter Zeitung)

Il nuovo che avanza nel mondo dei blog, nonostante noi non ci abbiamo mai capito nulla.
(La Repubblica)

Quando li abbiamo visti davanti al nostro portone in Via Solferino, capimmo subito che sarebbero andati lontano. Poi infatti sono entrati.
(Il Corriere della Sera)

L'abbiam capito subito che di sport non capiscono una borsa, anzi un borsone. Meno male che non gli abbiamo aperto la porta!
(La Gazzetta dello Sport)

Vogliono fare giornalismo ma non sono minimamente all'altezza. Piuttosto che vadano a lavorare, ragazzetti pidocchiosi!
(Il Giornale)

Ci hanno riempito di tagliandi per vincere il concorso come Gruppo dell'anno. Ma chi si credono di essere?
(La Nuova Ferrara)

Giovani, belli e poveri. Cosa volere di più? Nell'Italia di Berlusconi un sito dinamico e irriverente si fa strada come può.
(Il Resto del Carlino)

Cagnazz è il Mickey Mouse dell'era moderna e le tavole dei Neuroni, arte pura.
Topolino)

Un sito dai mille risvolti, una miniera di informazioni, talvolta false, ma sicuramente ben raccontate.
(PC professionale)

Un altro blog è possibile.
(Diario)

Lunghissimo e talvolta confuso nella trama, offre numerosi spunti di interpretazione. Ottime scenografie grazie anche ai quadri del Dovigo.
(Ciak)

Scandalo! Nemmeno Selvaggia Lucarelli ha osato tanto!
(Novella duemila)

Indovinello
Sarebbe pur'esso un bel sito
da tanti ragazzi scavato
parecchio ci avevan trovato
dei resti di un tempo passato.
(La Settimana Enigmistica)

Troppo lento all'accensione. Però poi merita. Maial se merita!
(Elaborare)

I fighetti del pc della nostra generazione. Ma si bruceranno presto come tutti gli altri. Oh yes!
(Rolling Stone)

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