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iOS 7 spiegato al mio cane

C'era una volta l'iPhone, inventato da Steve Jobs nel 2007, disegnato nelle linee esteriori da Jonathan Ive, due fanatici del minimalismo e dell'essenzialità delle linee nel product design. Tra i rampolli di Jobs c'era Scott Forstall, un pazzo isterico che faceva rigare tutti dritto in Apple, essendo il cocco del capo, e si fece strada diventano capo della divisione che si occupa della grafica del software degli iPhone (il cosiddetto iOS), dello sviluppo di tutto il software, eccetera. Insomma un pezzo grosso. Muore Jobs, tutti vociferano che sarà lui il successore tra qualche anno perché è colui che meglio incarna le sue idee. Quali idee? C'è una parola che riassume bene il concetto: si chiama skeumorfismo, e significa che le interfacce del software debbano avere un qualche elemento di richiamo alla realtà degli oggetti che rappresentano, perché siano immediatamente familiari e ricondicibili all'esperienza che gli utenti hanno già nel mondo reale. Infatti ecco come si presentava l'interfaccia di iPhone fino a questa sera:

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Chiaro no? Jonathan Ive disegna un rettangolino super pulito di vetro ed alluminio, minimale e zen, poi arriva Forstall e ci mette dentro un software skeumorfico e per alcuni pacchiano e ridondante: l'icona del calendario sembra quella dei calendarietti di una volta, il blocco note è giallo con le righe e il foglio strappato, la fotocamera sembra una fotocamera vera, il promemoria ha la pelle nera come certe agende business, eccetera. In sostanza è chiaro che questi due se si incontrano per i corridoi si prendono a cazzotti avendo visioni completamente opposte.

Veniamo all'estate scorsa: Apple litiga con Google, come già facevano da un po' ma più seriamente e così Apple si mette a fare la sua applicazione di Mappe per fare concorrenza a Google Maps. Però: Google maps c'è da dieci anni è bella rodata e completa, Apple compra una ditta che fa mappe, ma ha dati aggiornati a dieci anni fa, ci sono un mare di errori, la gente si lamenta, ci sono strade inesistenti, indicazioni errate. Un disastro planetario, lettere pubbliche di scuse, class actions, teste che rotolano. Essendo Forstall a capo della divisione software viene silurato e additato come responsabile della debàcle. Addio sogni di gloria, addio prendere il posto del capo, ciao ciao skeumorfismo nell'interfaccia.

Al suo posto viene messo Jonathan Ive, che per quanto bravo e saggio e zen, ha sempre fatto solo hardware, cioè gli involucri dei prodotti, al limite qualche disposizione interna. E' uno che sceglie i materiali, i raggi di curvatura degli spigoli, il numero di viti. Un purista del mobile da Bauhaus, non un progettista di interfacce software. Che fa il buon Jony quando gli viene data carta bianca? Una cosa su tutte: rade al suolo. Ogni. Traccia. Del. Lavoro. Di. Forstall.

Questa sera hanno presentato il nuovo software (iOS 7) interamente progettato da Jonathan Ive. Ecco il risultato:

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Ora voi ce lo vedete l'uomo d'affari che estrae dal taschino il suo telefono da lavoro e pistola con le iconcine tutte pop coloratissime alla ricerca delle sue mail aziendali?
Il lavoro di pulizia e minimalismo spinto è davvero profondo e notevole, può piacere o non piacere ma su alcuni punti si notano alcune ingenuità:

1) Il nuovo font scelto per ogni scritta a partire dalle icone principali è l'Helvetica Neue Ultra Light, una versione leggerissima del popolare e storico Helvetica in uso attualmente. Elegantissimo ma così sottile che su display non retina, come quelli dei modelli di qualche anno fa ma anche del recente iPad Mini, risulterà difficoltoso alla lettura, specie per qualche persona più in là con l'età;

2) Lo skeumorfismo a volte rende pacchiana la grafica ma aiuta visivamente a percepire la differenza tra prodotti differenti. Ora a colpo d'occhio non si distingue rapidamente l'icona di Calendario, da quella di Note e di Promemoria, tutte a prevalenza di bianco, tutte piuttosto insulse e prive di carattere;

3) Va bene lo stile piatto e privo di gradienti, le linee essenziali e le forme primitive, però delle due l'una: o i petali piatti dell'icona Photo, o le bolle tridimensionali di Game Center.

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4) Siamo sicuri che l'interfaccia completamente bianca nelle applicazioni interne si sposi bene con l'iPhone di colore nero? Ad Apple pare se lo siano volutamente scordati, tanto che in nessuna immagine promozionale compare più il telefono originale di colore scuro.

5) Le icone di iTunes Store e App Store hanno un cerchio sgradevole, troppo vicino al bordo dell'icona, il precedente era più aggraziato;

6) Perché visti i colori pop da adolescenti Mtv la fotocamera rimane grigio smorto e l'icona degli ingranaggi delle Impostazioni ora ricorda una presa di una ventola?

7) Queste icone dopo tutto non ricordano un po' quelle di Nokia con Symbian? A me molto. Safari è simile a Nokia Maps, Calendario a Nokia Calendar, ma anche Messaggi, Musica...

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8) Dove sono finiti i pulsanti delle interfacce interne alle applicazioni? Sostituiti da semplici scritte. Così ora non si capisce con chiarezza quali scritte sono pulsanti, quali no, quali sono i bordi entro cui toccarle per ottenere il comando. Bad design.

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9) La prima è la nuova app Meteo di iOS 7, quella dopo l'app Weather di Yahoo. Evviva la fotocopiatrice spudorata.

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10) I pulsantini toggle per attivare al volo Wifi, Bluetooth, volume e musica, Google e altri cellulari li hanno da 5 anni. Non è esattamente quella che si può sbandierare come una nuova feature. Il multitasking che sfoglia le app aperte con l'anteprima ce l'hanno già tutti da una vita. Le mail che le scorri per cancellarle o archiviarle le ha già fatte Mailbox, lo scambio di files tra due dispositivi si poteva fare dieci anni fa con i primi cellulari ad infrarossi e l'avete impedito soltanto voi ridicolmente. In sostanza: quasi nulla delle novità software di oggi sono innovazioni, quanto più "portarsi in pari in ritardo".

Insomma, un buon lavoro interno nelle app, doveroso più che altro visto che introduce caratteristiche da anni chieste a gran voce da migliaia di utenti, ma con un impianto visivo un po' acerbo e non adatto ad un pubblico trasversale. Troppo colorato per un uso serio, troppo simile e monotono con la dominanza di bianco per essere funzionale. Per me è un parziale no, con la curiosità di provarlo sul campo e capire se le (poche) nuove funzionalità varranno la candela di un futuro update. Jonathan Ive, forse è meglio torni a forgiare metalli preziosi in attesa di ricevere qualche feedback dagli utenti della prima ora.

P.S. Un cane io non ce l'ho.

Sulle dimissioni di Steve Jobs

Scusate se faccio il bastian contrario rispetto a molti articoli che si leggono in giro. Le dimissioni di Steve Jobs da CEO di Apple non sono una semplice fase di transizione dell'azienda più innovatrice al mondo e non saranno indolori. Sono l'inizio di un lento e progressivo impoverimento delle idee e dello spirito che Apple ha avuto fino ad oggi e che Jobs ha saputo imprimere ad un'azienda di computer un tempo simile ad altre. Quel quid in più dato dalla sua visione delle cose senz'altro unica, che è mancata ad esempio a Microsoft in tutti gli anni zero, e continua a mancare ancora oggi che Steve Ballmer è succeduto a Bill Gates. L'idea di marketing di Jobs, i suoi keynote di presentazione dei nuovi prodotti, seguiti maniacalmente come messe cantate da milioni di adepti nel mondo, i prodotti dalla linea elegante e perfettamente minimale, simmetrici fino all'ossessione, sono tutti parti della mente di un uomo soltanto. Al limite di un ristretto staff di collaboratori visionari e brillanti (Jonathan Ive su tutti), non di tutta l'azienda. Questo forse ci fa preoccupare oggi alla notizia che la guida carismatica di Apple non ci sarà più e che il volto che ha reso celebre questo marchio non sia più associato ad esso.

L'eredità che il nuovo CEO Tim Cook eredita è pesante e complicata e sbaglierebbe a mio avviso se cercasse di campare portando avanti lo stile e il metodo imposto da Jobs negli ultimi 15 anni. Jobs è arrivato in Apple quando la società era al tracollo e ha sfornato negli anni computer e nuovi dispositivi innovativi e dal design rivoluzionario. Questa fortuna non potrà durare per sempre ed anzi i competitor si stanno avvicinando ogni giorno che passa sempre di più. Come è arrivata Apple con i suoi iPod nel 2001 e ci ha convinto che il lettore mp3 andava fatto in quel modo e che anche i suoi computer erano fatti bene, poi che il telefono doveva essere touchscreen, che i tablet non dovevano avere maniglie e pulsanti, che l'immediatezza e la velocità di un software è più importante di una lista di caratteristiche tecniche hardware da addetti ai lavori, così arriverà presto qualche nuova mente illuminata con idee geniali e prodotti innovativi e guiderà qualche altra azienda.

Apple può amministrare questo vantaggio sul mercato per qualche anno ma poi? Non ci accontenteremo certo di nuovi iPhone e nuovi iPad per tutti gli anni Dieci. La lezione di Jobs sarà stata utile ad Apple se sarà capace di innovare in maniera nuova, di stare al passo con i tempi non scopiazzando se stessa e le idee che il suo leader ha proposto in passato. Se i suoi prodotti saranno un po' meno eleganti pazienza, in un futuro dove tutto è sempre più precario ci accontenteremo che funzionino bene e tengano alto il nome di un marchio che oggi fa sognare non solo il mondo informatico ma anche molta gente comune.

Le cose succedono

Quando ogni tanto mi lascio prendere dallo sconforto pensando che Berlusconi non se ne andrà mai da questo paese e non morirà mai perchè si farà clonare o congelare o che ne so io, poi penso che in realtà le cose prima o poi succedono se sono in qualche modo previste. Non c'è fretta: basta attendere che la Storia faccia il suo corso ed anche avvenimenti improbabili (non impossibili, attenzione!) infine capitano.
Attimo ad esempio, alla volta del 25 marzo 2011, è capitolato passando al lato oscuro della forza.
Non so però se questo ragionamento mi porti quindi a concludere che anche Berlusconi prima o poi morirà, oppure se passerà a Mac.

 

Naturalmente scomodo

C'è qualcosa che non va nello spot di iPad, e me n'ero accorto già al momento della presentazione: la postura di chi lo utilizza. Ora che girano i primi spot la cosa diventa talmente imbarazzante da risultare una simpatica presa in giro a chi ci sbava sopra. Guardate attentamente il video e vediamo quante posizioni assurde riuscite a scovare. La verità è che iPad è scomodo da tenere sulle ginocchia, e per guardarlo da seduti occorre tenerlo su con una mano - mica come i portatili - avendone quindi solo una libera per utilizzarlo.

Come han risolto i creativi Apple? Mostrando solo persone che hanno le gambe per aria in posizione completamente innaturale pur di poter giocare con il loro iPad in maniera comoda. D'altronde chi di voi non muore dalla voglia di mettere le gambe sulla scrivania pur di poter utilizzare un tablet? Una volta si chiamava pubblicità ingannevole, ma se ha la mela sopra si sa che c'è la fuori un mondo che è pronto a giustificare un po' qualsiasi cosa.

Se siamo sopravvissuti a Windows ME nulla ci può spaventare

Il primo sistema operativo che vidi con i miei occhi fu Windows 3.1.
Prima di allora la mia esperienza con i pc era limitata a un Commodore 64, ma era tutto testuale. Per far partire il gioco (che stava su delle cassette, sì, le normalissime cassette musicali) bisognava digitare LOAD $nomedelgioco.
Alle medie durante l'ora di educazione tecnica ci facevano disegnare quadrati verdi su degli improbabili vecchi Apple, con ancora i floppy disk giganti da 5 pollici, e pure loro avevano solo la riga di comando.

Quindi fu Windows 3.1 a svezzarmi nel mondo dell'informatica, con il suo Campo Minato e gli sfondi pattern componibili. Ricordo anche che ogni volta che Microsoft buttava fuori un nuovo sistema operativo, io ero terrorizzato, perchè significava ricominciare da capo, perdendo tutta l'altissima personalizzazione che facevo di finestre, desktop, icone, ecc. Un vero rituale da post formattazione diventava carta straccia con Windows 95 prima, Windows XP poi (Windows 98 fu un bluff, Windows ME una barzeletta che non faceva ridere). Per dire, quando abbandonai Windows 3.1 a favore del 95, mi salvai su dischetto alcuni file exe dei giochini o applicazioni inutilissime. Non si sa mai che con quelle nuove mi sarei trovato male, pensavo. Per non parlare dei traumi psicologici dall'avvento della x rossa per chiudera una finestra, o del tasto Start.

Tant'è che fosse per me, terrei XP a vita: non ho bisogno di un nuovo modo di utilizzare il pc, quanto di un pc più veloce e più capiente. Ma capisco siano affermazioni da cavernicolo retrogrado, eppure spero di passare a Vista (o Windows 7, o quel che sarà) il più tardi possibile. Anche mai, volendo. Le abitudini sanno essere molto rassicuranti, a volte.

A questo link potete guardarvi tutta l'evoluzione della specie. La trasformazione dell'interfaccia grafica dei sistemi operativi dal 1981 ad oggi. E osservando il clamoroso recupero grafico da parte della Apple (nel 2001 fece uscire quel gioiellino dell'OS X), mi viene da chiedere se io, nato Microsoft, finirò mai per morire Macintosh...

Melamaniaco, fatti una vita

Me lo chiedo spesso il motivo per il quale una marea degli utenti Apple perdono tempo dietro ogni rumor su nuovi computer o, PEGGIO, nel realizzare concept e modelli fake di prodotti che non verranno mai realizzati. Sono un'azienda di computer, niente di più... fatevi una vita, uscite, baciate una ragazza cavolo!

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Un mese con iPhone /2 – le mie applicazioni

Nella prima parte di questo lungo articolo vi ho raccontato le caratteristiche di base dell'iPhone di Apple, quelle che sono già incluse nel telefono e che non necessitano di ulteriori installazioni. Chi di voi si è inoltrato nella lettura avrà però anche letto che da luglio 2008 esiste parallelamente ad iTunes Store, dove vengono venduti principalmente album musicali, un apposito App Store, dal quale scaricare oltre 17.000 applicazioni appositamente studiare per iPhone.

iphone_app_storePer farvi capire le proporzioni del fenomeno: quando ho scritto la prima parte di questo articolo, il 26 gennaio, le applicazioni erano 15.000, oggi sono già salite di oltre 2.000 unità. C'è una vera e propria corsa all'oro su App Store da parte degli sviluppatori: con pochi sforzi è possibile vendere il proprio programma (anche idiota) per il melafonino, e guadagnare nel giro di poche ore svariate migliaia di dollari. Intorno a Natale scorso fece scalpore il fenomeno "puzzette": in pochi giorni si diffusero un centinaio di programmi clone che sostanzialmente facevano rumori di peti di varia foggia e natura alla pressione del dito sullo schermo. Un'applicazione cretina e banale che ha fatto la fortuna dei programmatori visto l'elevatissimo numero di download: considerato il prezzo di vendita, spesso irrisorio e in questo caso inferiore ad 1 euro, moltiplicato per la mole di download fanno un guadagno pulito per il programmatore di diverse decine di migliaia di dollari. Non male no?

Ma torniamo a noi. L'obiettivo, molto banale in verità, è farvi vedere cosa è in grado di fare un telefono di ultima generazione come iPhone al giorno d'oggi. Badate, alcune tecnologie non sono appannaggio esclusivo di Apple, ma per esperienza diretta posso assicurarvi che al momento il dispositivo con la mela è quello che fa queste cose al meglio: più rapidamente, più fluidamente e soprattutto più semplicemente. Ora mi metto un paio di occhiali da sfigato, con la montatura spessa, mi atteggio a saputello e tiro fuori dalla tasca il mio iPhone, davanti agli amici incuriositi, e gli faccio vedere io.

facebookiphoneIo, con l'iPhone ad esempio ci vado su Facebook, e quando sono in una sala d'aspetto, o in treno, o mi annoio in coda per il vaporetto a Venezia, do un'occhiata a cosa fanno i miei amici, oppure vedo le foto che hanno pubblicato scorrendole con un dito e leggendo i nomi delle persone taggate, lascio commenti, mi iscrivo a gruppi, ad eventi, rispondo a messaggi privati, chatto con le persone che sono collegate in quel momento proprio come fossi al computer. Il tutto con un'interfaccia grafica se possibile più bella di quella per pc.

Io ad esempio con l'iPhone leggo questo sito, nella sua versione ottimizzata per cellulari, ma con l'applicazione di WordPress, che è il cms che gestisce i contenuti da queste parti, posso scrivere un post, pubblicarlo dovunque io sia, posso salvare una bozza, inserire nel post una foto che ho scattato sul telefono o che ho salvato in memoria ed anche sistemare articoli che ho già salvato in precedenza, facendo quindi normale amministrazione del blog come fossi a casa, il tutto con un'interfaccia a portata di dito.

accuweatherQuando sono fuori casa voglio sapere che tempo farà nelle prossime ore, così da regolarmi sui vestiti o un ombrello da mettere in borsa. Con Accuweather ho una previsione accuratissima, piena di valori e stime dettagliate dell'andamento del meteo nelle ore seguenti, nei 5 giorni successivi e delle probabilità di pioggia, neve, vento, nebbia, che vengono aggiornate in tempo reale ogni pochi minuti. Posso vedere una mappa della previsione vera e propria e guardare dei brevi video americani dove dei conduttori spiegano le previsioni del tempo per l'europa meridionale dove mi trovo. Con un dito si cambia in un attimo la località salvata e quindi posso tenere d'occhio le diverse città nelle quali mi devo spostare.

Visto che sono iscritto a Flickr, il social network dove condividere online le proprie fotografie, ho un'applicazione con la quale posso caricare al volo la foto appena scattata dal telefono sia su Flickr che sull'onnipresente Facebook. Si chiama Twitxr e non fa niente di più di questo ma lo fa bene e molto rapidamente.

Quando ho bisogno di parlare al volo con una persona di cui non ho il cellulare ma magari ho il contatto Messenger o Skype, posso usare l'ottimo Fring, che consente di connettersi a molti protocolli di istant messaging e chattare con i propri contatti Aol, Msn, Skype, Google Talk, Jabber... Davvero comodo per rimpiazzare anche questo strumento d'uso quotidiano quando si è lontani dal computer e se ne ha bisogno per lavoro o per brevi comunicazioni.

frontpagesCon Frontpages, posso guardare e salvarmi in pdf le prime pagine dei quotidiani di tutto il mondo, italiani e stranieri, che vengono aggiornati in tarda mattinata ogni giorno. Di notevole impatto grafico, ma riconosco, solo per malati di informazione come me.

L'applicazione AroundMe è davvero notevole e non a caso ha vinto svariati premi. Dovunque io mi trovi, grazie alla localizzazione data dal gps, questo piccolo programma può trovare alberghi, banche, bar, farmacie, ospedali, parcheggi, ristoranti, e chi più ne ha più ne metta, il più possibile vicini a me. Di ogni voce mi mostra nome indirizzo e numero di telefono che è possibile chiamare con un clic, nonchè la distanza precisa da dove mi trovo. Utilissimo come i vari servizi di pagine gialle telefoniche che tanto reclamizzano, ma che vi fregano quando va bene più di 1 euro a chiamata.

Sulla scia di AroundMe c'è Now playing, specializzato in cinema. Sempre basandosi sulla posizione in cui mi trovo, in questo caso casa mia a Ferrara, mi indica i cinema più vicini e la loro programmazione con orari e posti disponibili della sala. Di ogni film posso con un clic leggere la trama, la critica, i commenti del pubblico, vedere foto promozionali e addirittura il trailer in streaming dal sito web ufficiale.

Con Wikiamo, posso consultare ogni lemma di Wikipedia e salvarne i contenuti per averli a portata di mano. Una sera eravamo in un pub con dei giochi disponibili, e volevamo giocare a Scarabeo, ma nessuno ricordava con precisione le regole e nella scatola ormai logora non c'era il foglietto. Pochi clic ed ecco sul display del telefono tutto il regolamento. Troppo da nerd? Forse, ma sicuramente utile a volte.

MyTv è un'applicazione che fornisce l'elenco della programmazione tv di tutte le emittenti via etere e satellitari, con sinossi dei film e telefilm e indicazioni brevi su durata e tipologia dei programmi. Con un clic è possibile registrare il progamma come fosse un videoregistratore: se si possiede un account gratuito su Faucet, un servizio di tv-recording online, il programma invia la richiesta di registrazione del programma in questione e il giorno dopo si potrà scaricare il file in formato divx direttamente sul proprio computer dal sito di Faucet. Utile per chi è fuori e non si vuol perdere il proprio programma preferito in televisione.

skyway24_iphoneSkyWay24 è un'applicazione che sfruttando la vostra posizione, su autostrade e sueprstrade, vi fornisce le informazioni sul traffico in tempo reale della strada che state percorrendo, dandovi i tempi di coda e segnalando eventuali lavori in corso, nonchè fornendovi percorsi alternativi direttamente sul programma di mappe. Utile se viaggiate molto...

Shazam una volta lanciata rimane in ascolto di canzoni, provengano esse da una radio, dalla tv, o da un lettore mp3... Vi è mai capitato di sentire una musica che vi piace e non conoscerne il titolo e l'autore? Bene, Shazam analizza per 20 secondi circa il brano che gli fate sentire direttamente dal microfono integrato nel telefono e consultando un database online sterminato, vi fornisce titolo autore e album del brano incriminato. Un clic e si può acquistare il pezzo su iTunes Store.

Viaggiatreno è un sito ottimizzato per dispositivi mobili, gestito da Ferrovie dello Stato, che vi indica in tempo reale dove si trova il vostro treno, che ritardo ha e qual è l'ultima stazione in cui è transitato. Non sarete più all'oscuro di cosa succede al vostro treno che ancora non arriva... Utile per chi viaggia molto.

Nike Football o SerieA sono applicazioni che piaceranno agli appassionati di calcio: risultati in tempo reale di serie A e Champions League, classifiche, notizie ed approfondimenti, video dei gol ogni domenica, marcatori e tabellini sempre aggiornati.

Non vi siete ancora stancati? Potenzialmente avete capito che potete mettervi in tasca qualsiasi comodità ci offra oggi internet, sia essa ordinare online una pizza, un film, cercare un'informazione, comprare su Ebay (si c'è un'applicazione anche per seguire le proprie aste e comprare prodotti), guardare orari dei treni, dei cinema, notizie di Repubblica, Corriere, Gazzetta, leggere i blog, i forum, tutto ma proprio tutto quello che potete fare sul vostro computer. Pensate alle vostre dita come un mouse sempre "a portata di mano" ed ecco fatto il gioco. L'unico limite è al momento la fantasia dei programmatori, perchè quanto a potenzialità e servizi internet ha davvero rivoluzionato il mondo moderno.
crashiphonegameOltre a queste applicazioni per internet, va detto per completezza che iPhone è anche un'ottima console per videogiochi, di cui l'App Store è pieno zeppo e che sfruttano le potenzialità della scheda grafica e del touch screen, unite all'accelerometro presente nel dispositivo. Ad esempio nei giochi di macchina si terrà il telefono come un volante e inclinandolo a destra e a sinistra si avrà l'impressione di dirigere il volante dell'auto... innovativo rispetto i soliti pulsanti di un joystick no? Attualmente la stragrande maggioranza dei videogames per telefoni è venduta su iPhone a prezzi irrisori rispetto quelli di console più blasonate come Nintendo Ds e Psp. Un gioco per iPhone costa dai 0.79 euro a 8 o 9 euro massimo, attestandosi in media sui 4 euro.

La sfida ora è di portare queste tecnologie su dispositivi sempre più piccoli a prezzi sempre più competitivi. Scommettiamo che tra 5 anni la maggioranza di voi, rileggendo questo articolo, sorriderà vedendo che molte di queste cose le potrà fare anche con il suo telefono da poche decine di euro? iPhone ha aperto una strada, il bello sarà vedere dove ci porterà domani.

Un mese con iPhone

Potevo esentarmi dal recensire il prodotto più cool degli ultimi tempi in esclusiva (si fa per dire) per voi? No, infatti. Dopo un mese di utilizzo piuttosto intensivo dell'iPhone dopo gradito regalo nataliero, ecco le mie personalissime impressioni sul chiacchierato melafonino (in due puntate, per non ammorbarvi troppo tutto in una volta e per non perdere troppe lettrici donne).

Partiamo dal principio: Apple iPhone è un telefono, chiamiamolo così, uscito sul mercato nel gennaio del 2007. Il giorno dopo la sua presentazione scrissi un lungo pezzo dove esprimevo i miei dubbi in merito e analizzavo i pro e i contro sulla base delle primissime impressioni. Bene, facciamo che se avete letto quell'articolo ve lo dimenticate completamente ok? iPhone è oggi un telefono assai diverso dalla sua versione d'esordio sia perchè nel mentre è uscita una seconda versione che ne corregge alcuni problemi e ne migliora la dotazione tecnica, sia perchè da luglio 2008 è possibile installarci sopra oltre 15000 applicazioni da un apposito Store online in continua espansione, rendendo di fatto infinite le potenzialità di questo terminale. Se prima iPhone era un telefono oltremodo elegante dalle funzionalità innovative ma limitate, oggi è un dispositivo mobile che fa pure troppe cose: telefonare è quasi la cosa più banale e scontata ma va detto che anche in quello svolge il compito in maniera davvero eccellente.

ASPETTO ESTERIORE: è un terminale elegantissimo e al contempo assai delicato. Non è certo l'ideale al mare o in montagna, in generale in vacanza o per chi fa una vita molto movimentata e disordinata. Il vetro di cui è composto il display anteriore è esposto ad ogni possibile graffio e il retro in policarbonato lucido oltre ad attirare ditate a non finire si graffia al primo appoggio sul tavolo. Quindi: custodia obbligatoria. In pelle, in silicone, di stoffa, ne vendono di ogni foggia e colore e fanno diventare meno cool il telefono ma sicuramente molto più usabile. iPhone è venduto in due colori: nero, con capacità da 8 GB (non espandibili) o bianco con capacità da 16 GB, per un prezzo di poco superiore ma sicuramente più conveniente come rapporto capacità/prezzo. In dotazione ci sono le solite cuffiette bianche che conosce bene chi ha un qualsiasi iPod, ma hanno in più un microfonino a pulsante integrato nel filo, da utilizzare per rispondere alle chiamate e per cambiare le canzoni durante l'utilizzo come lettore musicale.

FUNZIONI BASE: iPhone è governabile interamente con il touch screen ed è privo di tastiera a parte l'unico tasto Home, che permette di ritornare alla schermata principale con le icone dei programmi installati, chiudendo qualunque applicazione. La tastiera (di tipo qwerty estesa come su un computer) è virtuale, disegnata sullo schermo, e manca quindi di ogni tipo di feedback tattile dato dalla pressione di un tasto come nei normali telefoni. In bici, in auto, in condizioni di mani impegnate o di emergenza, diventa difficilmente utilizzabile senza guardare il display e serve comunque almeno una settimana di pieno utilizzo prima di impratichirsi a scrivere senza errori. E' comunque utilizzabile anche con solo una mano digitando con il pollice avendo cura di "beccare" il tasto giusto. Resta forse il punto più debole dell'intero sistema rallentando un poco ogni operazione altrimenti molto semplice e progettata per essere davvero a portata di dito. L'interfaccia a pulsanti in generale è ottimamente disegnata e dall'aspetto accattivante: non ci sono paragoni con altri telefoni, dai Nokia con il loro sistema Symbian ai palmari con Windows Mobile, che appaiono obsoleti al confronto non tanto per funzionalità quanto per l'aspetto e il design del sistema operativo. Buona parte del valore aggiunto di iPhone non è tanto quello che fa ma come lo fa.

La parte telefonica è ben organizzata: la rubrica si scorre facilmente con le dita, si sincronizza con i contatti della rubrica del computer e permette di salvare dei numeri preferiti sempre pronti a portata di mano. Durante la chiamata lo schermo si spegne avvicinandolo all'orecchio mentre si parla, grazie a dei sensori di prossimità che fanno risparmiare parecchia batteria. Il suono è limpido e il volume alto rispetto la media.

La versione per iPhone di Ciccsoft

La navigazione su internet è garantita dalla connessione 3G o Wifi e dal browser Safari Mobile, davero notevole per velocità e resa delle pagine web. Orientando il telefono in orizzontale lo schermo ruota grazie all'accelerometro presente e si naviga in modalità "landscape" così da avere una maggiore larghezza del display e poter leggere più in grande il testo. I siti vengono caricati esattamente come nel browser normale di un computer, quindi minuscoli inizialmente ma con un piccolo tocco di due dita si possono zoomare su un punto preciso per leggere o vedere le foto, si possono utilizzare i form, i link e i menu a discesa come se si navigasse su un piccolo computer dove al posto del mouse si hanno le dita. Unico neo l'assenza di un plugin per Flash, che inficia la visione di ogni sito con contenuti animati sviluppati con tale tecnologia, comunque priva di molto senso su un display ridotto e tendenzialmente in uso per siti-vetrina da godere su un monitor appropriato. La velocità di navigazione è impressionante con iPhone di seconda generazione: con la mia sim Vodafone e il piano dati "Vodafone Pack per iPhone" raggiungo spesso velocità in download che superano il megabit, quindi paragonabili ad una delle prime adsl di qualche anno fa. Per un dispositivo portatile che si connette ovunque è una comodità non da poco. Tempi di attesa quindi piuttosto ridotti e possibilità di fruire il web quasi come in un computer. Anche l'uso delle mail beneficia della connessione di ultima generazione 3G: spedire e ricevere messaggi grazie al client di mail integrato è davvero semplice, con possibilità di sincronizzare la posta con il proprio computer e configurare la propria casella anche per l'invio e la ricezione di allegati. Scattando una foto con la fotocamera integrata di iPhone (piuttosto scarsa ma in condizioni medie di luminosità in esterni più che sufficiente) è possibile infatti oltre che salvarla in memoria, allegarla ad un messaggio di posta da spedire in pochi secondi a qualunque indirizzo o perchè no, pubblicarla sul proprio blog, o su un social network. Si riesce ad aprire e visualizzare, ma non modificare, anche file di Word, Excel e Powerpoint mentre possiamo allegare dal telefono solamente file di immagini, il che può essere un po' limitante e si spera venga migliorato in futuro.

L'uso degli sms è curioso e inizialmente potrà far storcere il naso ma si rivela utile per usi intensi: i messaggi vengono accorpati per conversazioni a seconda del destinatario (una funzione che ricorda la webmail di Gmail) così da archiviare un'unica voce per ogni persona con la quale abbiamo scambiato messaggi e visualizzare per ognuno una sorta di mini chat con fumetti di botta e risposta, molto gradevoli nell'aspetto. Non si possono inviare mms, carenza irrilevante per molte persone in America, dove il sistema non è molto diffuso, e più sentita in Europa dove comunque i costi rimangono elevati. Supplisce tale carenza l'uso delle mail, che se si ha un piano dati incluso con il telefono sono gratuite e comode per inviare immagini, ma il ricevente dovrà avere la possibilità di consultare la mail dal telefono e quindi avere un telefono abbastanza recente. Altra carenza più grave è l'impossiblità di inoltrare un sms e di fare copia incolla di porzioni di testo. Si tratta di gravi lacune nel sistema di messaggi che tocca dirlo è ridotto all'essenziale nonostante l'aspetto elegante: i migliori software di correzione automatica, scrittura e archiviazione restano quelli dei telefoni Nokia.


ALCUNI ASPETTI NEGATIVI: già che siamo in tema di carenze gravi di questo dispositvo ecco alcune cose assai ingiustificate e che potrebbero benissimo essere implementate senza sforzi da Apple ma la loro assenza è ahimè voluta: il Bluetooth è presente ma solo per l'uso con auricolari senza fili, non essendo possibile inviare file ad altri dispositivi o cellulari. Niente scambio di file con il proprio computer oltre a quelli previsti da iTunes come musica, foto e appuntamenti, e niente scambio di foto con cellulari di amici nei paraggi. Ma c'è di più: non è nemmeno possibile, se non con programmi aggiuntivi e tramite artifici un po' scomodi, salvare sul telefono file di altri tipi scaricati dai siti web o dalla posta. Solo documenti Pdf, Word, Excel e Powerpoint, oppure jpeg ed mp3. Tutto il resto semplicemente non esiste per iPhone, che ne vede il nome ma non sa come gestirlo. Manca quindi del tutto un file manager a cartelle dove poter archiviare ogni cosa a piacere, cosa che invece è presente da anni su ogni smartphone Nokia, Palm o Windows Mobile e che per questo rappresentano una scelta più libera da vincoli seppur al momento più obsoleta nel software. Oggi iPhone rappresenta l'avanguardia nel software e nelle possibilità su un telefono cellulare, e i suoi competitor sono ben lontani da riuscire ad imitarne l'interfaccia nonostante escano device touch screen di ogni tipo, ma ogni medaglia ha il suo lato oscuro: Apple adopera su iPhone una politica molto protettiva e chiusa, di fatto opposta all'open source caro al mondo Linux che vorrebbe poter modificare e personalizzare ogni singolo aspetto di un sistema informatico, rilasciandone il codice sorgente all'intera comunità affinchè si possa proseguire ed ampliare liberamente il suo sviluppo. Vedremo nella seconda parte dell'articolo come Apple si sia mossa verso una parziale apertura agli sviluppatori, ma in modo comunque molto controllato.

Google Street View su iPhone

Google Street View su iPhone

Oltre a queste funzioni base e di utilizzo quotidiano ci sono molte altre applicazioni già presenti nel telefono alla prima accensione: fondamentali sono le mappe di Google, riprese pari pari da quelle che conosciamo sul web e dotate di un'interfaccia intuitiva e comodissima. La seconda generazione di iPhone possiede integrato anche un GPS, in grado quindi di localizzarvi in pochi istanti esattamente come un navigatore satellitare per guidarvi a destinazione o indicarvi le località intorno a voi, i ristoranti, i musei, gli alberghi o qualsiasi attività commerciale cerchiate. Ha una precisione accuratissima ma riceve il segnale solo all'aria aperta o in macchina (autobus si, treni no). In tutti i casi in cui il GPS non riceve, iPhone rileva la posizione in cui siamo dalla triangolazione della rete cellulare, quindi facendo capo al ripetitore dell'operatore più vicino, approssimando la posizione di circa 1 Km di raggio. Google maps ha inoltre da poco implementato Street View per le città principali del mondo così con pochi clic si può vedere una foto a 360° di un indirizzo preciso e muoversi con le dita per ammirare il panorama circostante. Giuro: una delle cose più sbalorditive e ben realizzate del telefono, da lasciare a bocca aperta.

C'è poi YouTube, con un player integrato gradevole e comodo per cercare un filmato dalla rete o per vedere quelli più gettonati o dei propri preferiti. Se si è sotto copertura wi-fi iPhone naviga alla velocità della vostra adsl e quindi riproduce il filmato perfettamente, con una qualità che appare paradossalmente migliore del computer per via della minor risoluzione del display di un telefono rispetto ai monitor grandi. Youtube su iPhone è davvero bello da vedere e la dimensione dei suoi filmati appare fatta apposta per dispositivi mobili dove si perde ogni granulosità o compressione video. Se si è fuori casa e si ha a disposizione la sola rete cellulare 3G, il telefono degrada la qualità del video leggermente per permettere la stessa fluidità: il filmato scorre via perfettamente con ottimo audio ma video più sgranato.

Le altre funzioni base sono: calendario e agenda impegni (sincronizzabile con iCal su computer Mac), catalogo immagini (simile ai vari Picasa e iPhoto, in grado di mostrare vere e proprie slideshow delle vostre fotografie agli amici), fotocamera, meteo, orologio mondiale con cronometri e sveglie, calcolatrice scientifica, quotazioni di borsa e, ovviamente, l'iPod, dal design accattivante e moderno, in grado di mostrare a video le copertine dei dischi che scorrono come un jukebox, i testi dei brani, e ogni informazione possibile ed immaginabile, oltre a visualizzare film e video a tutto schermo con una ottima qualità e una fluidità totale pari all'esperienza che si ha su un computer normale. Una pecca? Non legge i Divx, che sono il formato più diffuso per lo scambio di filmati sulla rete e di fatto quindi taglia fuori tutti quegli smanettoni che vogliono guardare interi film su un dispositivo mobile: è necessario convertirli in un formato adatto con qualche software di compressione video (mov oppure mp4 con codifica quicktime H264).

Questo è quello che iPhone fa appena comprato, senza che gli venga aggiunto nient'altro che i vostri contenuti. Collegandolo al computer (Mac o Win) tramite iTunes sincronizza un po' tutto quello che può, dalla rubrica all'agenda alle foto e la musica, portando nelle vostre tasche le cose più importanti del vostro pc. Ma il bello viene solo ora: su iTunes Store, che fino a poco tempo fa era noto solo per la vendita di musica online a 99 centesimi, sono presenti da qualche mese un mare di applicazioni apposite per il telefono Apple, che ne estendono la capacità quasi all'infinito.

Nella seconda parte di questo lungo articolo, tra qualche giorno, vi spiegherò cosa si può fare e cosa no al giorno d'oggi con un telefono di ultima generazione in tasca come iPhone, e converrete con me che dopotutto c'è da rimanere a bocca aperta per come il progresso faccia passi da gigante. Stay tuned!

Il Macbook al tempo della crisi

C'è crisi dappertutto, recita Bugo, ed ecco che anche Apple e i suoi nuovi notebook presentati ieri sembrano permearsi di questo stato d'animo. Bordati di nero attorno al monitor ricoperto di vetro, completamente in alluminio monoscocca, vanno a perdere quel fascino brioso e originale che il bianco gli aveva donato ormai parecchi anni fa. Difficile migliorarsi quando si producono già le cose migliori, difficile innovare quando la tecnologia fa progressi più lentamente di quanto imponga il mercato.

E' come se non si potesse mai fermare il processo produttivo una volta inventato un oggetto bello, funzionale, essenziale. Gli oggetti fatti per vendere e durare immutati negli anni sono un lusso di tempi ormai passati: due status symbol degli anni zero come l'iPod e il Macbook Apple entrambi bianchi, sono ormai sul viale del tramonto, soppiantati da modelli più colorati, più potenti e multifunzione, raffinati forse, probabilmente più volgari. Il bianco che davvero distingueva un marchio e ne faceva la sua unicità è ormai abusato ovunque, copiato male, generalizzato.

Così ecco inventarsi piccole migliorie per tenere vivo l'interesse, ecco cambiare look per suscitare l'attenzione del mercato andando a cambiare un prodotto quasi perfetto, per discostarsi dal punto dove gli altri ti hanno raggiunto ed essere nuovamente il primo della classe, l'unico. Il Migliore. A costo di parlare di innovazione quando si tratta di miglioramenti piccini, inutili orpelli per giustificare prezzi che non si abbassano mai e ci fanno storcere il naso. C'è crisi.
Per la prima volta nel keynote di Steve Jobs di ieri, compaiono dettagli che in soldoni suonano più come giustificazioni: il processo produttivo innovativo che intaglia il Macbook da un blocco d'alluminio, il packaging attento all'ambiente, l'uso di materiali non inquinanti. Tutte cose di cui onestamente non ci siamo mai interessati e che Apple sfodera più per marketing che non per reali intenti ambientalisti. Tutte cose che se avessero omesso, in cambio di maggiore memoria ram, uno schermo opaco, una porta usb e firewire in più o un minor peso complessivo, avremmo senz'altro gradito maggiormente senza alcuno scandalo.

Cosa fanno di più questi portatili, nel tardo 2008, rispetto la generazione precedente (giugno 2006)? Sostanzialmente niente: hanno un trackpad migliorato e privo di pulsante, una struttura più solida e uno schermo in vetro più delicato di prima e pronto per le vostre ditate. Nessun'altra novità tecnologica tale da parlare di salto generazionale. Il grosso dell'innovazione sta nell'estetica, che da oggi equipara, almeno ad un primo sguardo poco attento i notebook Apple a quelli di altre marche già da tempo del medesimo colore. I dettagli rifinitissimi e l'eleganza delle finiture sono roba per smanettoni o fanatici del design come me. All'utilizzatore medio in pratica cambia poco e non saranno certo i colori o il materiale utilizzato a convincerlo a spendere 300 euro in più per questi nuovi modelli. Approfittate di questi ultimi mesi e portatevi a casa un Macbook bianco finchè lo vendono (ora a 949€, comunque un po' troppo), rimarrà nella storia dell'hi-tech e avrete in casa un bellissimo complemento d'arredo, solare, luminoso, rasserenante. C'è crisi dappertutto. Ci mancava solo aprire il computer e trovarlo grigio come il cielo di Milano.

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(Frankfurter Zeitung)

Il nuovo che avanza nel mondo dei blog, nonostante noi non ci abbiamo mai capito nulla.
(La Repubblica)

Quando li abbiamo visti davanti al nostro portone in Via Solferino, capimmo subito che sarebbero andati lontano. Poi infatti sono entrati.
(Il Corriere della Sera)

L'abbiam capito subito che di sport non capiscono una borsa, anzi un borsone. Meno male che non gli abbiamo aperto la porta!
(La Gazzetta dello Sport)

Vogliono fare giornalismo ma non sono minimamente all'altezza. Piuttosto che vadano a lavorare, ragazzetti pidocchiosi!
(Il Giornale)

Ci hanno riempito di tagliandi per vincere il concorso come Gruppo dell'anno. Ma chi si credono di essere?
(La Nuova Ferrara)

Giovani, belli e poveri. Cosa volere di più? Nell'Italia di Berlusconi un sito dinamico e irriverente si fa strada come può.
(Il Resto del Carlino)

Cagnazz è il Mickey Mouse dell'era moderna e le tavole dei Neuroni, arte pura.
Topolino)

Un sito dai mille risvolti, una miniera di informazioni, talvolta false, ma sicuramente ben raccontate.
(PC professionale)

Un altro blog è possibile.
(Diario)

Lunghissimo e talvolta confuso nella trama, offre numerosi spunti di interpretazione. Ottime scenografie grazie anche ai quadri del Dovigo.
(Ciak)

Scandalo! Nemmeno Selvaggia Lucarelli ha osato tanto!
(Novella duemila)

Indovinello
Sarebbe pur'esso un bel sito
da tanti ragazzi scavato
parecchio ci avevan trovato
dei resti di un tempo passato.
(La Settimana Enigmistica)

Troppo lento all'accensione. Però poi merita. Maial se merita!
(Elaborare)

I fighetti del pc della nostra generazione. Ma si bruceranno presto come tutti gli altri. Oh yes!
(Rolling Stone)

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