Mi hanno messo davanti a una telecamera, oggi, abbastanza casualmente. Niente di eclatante, ma era pur sempre un occhio elettronico, anche se i patti erano che dovevo guardare la ragazza che reggeva il microfono, ma mi intimidiva anche lei e quindi il movimento delle mie pupille era abbastanza da schizzato.
"E quindi dovresti dirci come secondo te si potrebbe incentivare la partecipazione dei giovani alla vita cittadina". Ecco, uno poi pensa sempre di conoscere la città in cui vive da 27 anni, che non sono esattamente pochi ma nemmeno troppi, pensa sempre "ah se avessi davanti un microfono glielo direi io che cosa si dovrebbe fare", poi quando arriva il momento non ti viene in mente assolutamente nulla del posto in cui vivi, di quali problemi possa avere e delle lamentele non rimane altro che una pallida rimembranza.
Sarà che la telecamera intimidisce, ma si diventa mansueti quando qualcuno ti chiede che cosa non va, sarà che non ci si è abituati, a sentirsi chiedere se si potrebbe cambiare qualcosa. Sarà che non c'è il mare a Ferrara. Quanto ti piazzano casualmente davanti a una telecamera sembra quasi che vada tutto quanto alla perfezione.
Fortunatamente sono rimasto abbastanza giovane (o forse sono già abbastanza invecchiato) da non dare risposte accomodanti. Però è stato abbastanza avvilente rendersi conto che non si ha la minima idea del posto in cui si vive. Poi vogliamo fare i sociali, i creativi, gli organizzatori, vogliamo soprattutto criticare (a qualsiasi livello) e non sospettiamo nemmeno l'esistenza, che so, di un'associazione ufficiale di graffitari o che il Comune non ti offre nemmeno carta e penna se ti viene in mente un'idea. E sottolineo il se.