La notizia probabilmente l'avrete già letta in giro per la rete, oppure ve la dico rapidamente anche qui: lo storico negozio di dischi Nannucci, in via Oberdan a Bologna, chiude i battenti tra circa un mese.
Chi conosce Nannucci ha già avuto modo di adorarlo in questi anni e di rattristarsi per la notizia. Ho iniziato ad andarci quando ero ancora al liceo, durante le scorribande a Bologna il sabato pomeriggio e grazie ai consigli musicali del mio compagno di banco Francesco.
Chi non lo conosce e non c'è mai stato ci vada subito, prima che svuotino del tutto gli scaffali che già ora hanno buchi clamorosi e c'è tanta aria di sgombero. Portatevi a casa un disco, cercate qualche rarità, godetevi la sterminata sezione jazz o classica, o accaparratevi un classicone best seller a pochissimi euri. Che i dischi si sa, non li ascoltiamo quasi più perchè ci sono gli mp3, ma capiremo il fascino di possedere un "oggetto musicale" solo tra 10-20 anni, e personalmente vorrei avere qualche ricordo tangibile per quel momento.
Nella mia visita d'addio pochi giorni fa mi sono portato a casa tre dischi che sono stati piuttosto significativi dei miei anni zero: Iniziali Bì-Bì della Bandabardò, perchè sono stati anni folk, l'omonimo disco dei Franz Ferdinand perchè sono stati anni indie, e Socialismo Tascabile degli Offlaga Disco Pax perchè anche in Italia c'è stata una scena indipendente, per piccina che sia, e questo ne è un ottimo esempio. In totale non ho speso più di 7-10 euro per disco.
Si, ho scritto disco, sono un po' retrò.