Sono immerso nei momenti frenetici dell'ultima giornata pre-natalizia in ufficio. Si suda e si lotta.
Devo inviare una mail a un membro di una giunta, la signora di nome fa Giusy e di cognome Qualcosa.
Scrivo, controllo l'indirizzo, e premo convinto sul pulsante Invia.
Mangio di straforo un dolcetto, sono le 20 e sono in ufficio da troppe ore. Mentre mi giro noto un dettaglio compromettente nella mail che ho appena inviato, ormai lanciata nell'etere:
Alla cortese attenzione di Giusy Ferreri
Deglutisco. Il mio subconscio inizia a sghignazzare. Mi guardo attorno, sono solo con la mia inspiegabile vergogna. Premo il tasto canc sulla mail inviata, gesto inutile che serve solo per non lasciare tracce, e me ne vado a casa.
Buon Natale.