Ero sul treno apparecchiato con il netbook acceso su una puntata di Studio 60, le cuffie e il telefono sulla mensolina a fianco quando alle mie spalle spunta un giovane appena salito, con ancora addosso la giacca a vento, appoggia lo zaino nel sedile libero davanti a me, poi mi tocca il braccio due volte: pat pat.
- Posso chiederti una cosa un momento?
Mi tolgo le cuffie e lo guardo per ascoltare cosa avesse da chiedermi. E' un ragazzotto un po' ritardato con due occhiali spessi e l'aria stralunata. Oppure è un genio incompreso con tre lauree ma nel giro di un paio di secondi a me è parsa più sensata la prima ipotesi. Comunque rispondo cortesemente:
- Si, dimmi.
- Ci si può cancellare da Facebook completamente?
A quel punto potevo dirgli tutto quello che sapevo, cioè che no, se anche ti cancelli le foto rimangono lo stesso sui server, che non c'è alcuna privacy e tutta la tua roba è comunque loro in eterno e forse devi scrivergli chiedendo esplicitamente la rimozione di ogni tuo materiale e comunque non avrai mai la certezza che poi lo facciano. Poi ho pensato che si sarebbe seduto e mi avrebbe attaccato una pezza eterna per sapere come si fa e io effettivamente non l'avrei saputo spiegare non avendolo mai fatto. Inoltre avevo il telefilm in pausa, il treno in ritardo con il riscaldamento rotto e anche un vago accenno di aerofagia, quindi ho optato per un semplice:
- Uhm... no, non saprei.
- Ok grazie - mi ha risposto. Ha ripreso lo zaino ed è andato a sedersi altrove.
I dubbi bisogna toglierseli quando vengono, e a volte càpitano nei momenti più impensabili, tipo mentre si sale su un regionale in ritardo con il riscaldamento rotto.