Ieri mi trovavo a spiegare un po' la storia della comunicazione sulla rete, come si è evoluta la conversazione nelle varie forme che progresso e mode hanno via via messo a disposizione, da Usenet ai social passando per i blog, a un gruppo di circa 25 volontari del Servizio Civile del Comune di Ferrara, impegnati per larga parte in asili, musei, biblioteche o comunque in ruoli non strettamente connessi all'uso del web. Età variabile tra i venti e i ventotto anni suppergiù.
Nessuno dei presenti aveva internet alla fine degli anni Novanta.
Nessuno ha mai sentito parlare dei Gruppi di discussione Usenet.
Nessuno ha un account su Ferraraforum, il forum più popolare della mia città fino almeno al 2008.
Due hanno/hanno avuto un blog.
Nessuno ha mai usato un feed rss.
Tutti hanno un account Facebook tranne tre.
Solo in tre hanno un account Twitter.
Niente di nuovo forse, anche se le proporzioni mi hanno in parte stupito. Lo scrivo qui per ricordare a voi smanettoni dell'Internet che c'è tutto un mondo la fuori che non sa cosa sono i trending topics, i meme, i LOAL e le trollface, i viral e tutte queste menate. E vive bene lo stesso.
Pensateci un po' quando dite che quel film è stupendo perché ne han parlato bene i vostri quattro twitteri di riferimento, o che il nuovo disco della band indie è molto figo perché ha avuto buone recensioni sui blog musicali.